Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Nell'alta Valle Gesso, alla testata della Valle della Rovina, in prossimità della cresta spartiacque italo-francese, nel tardo pomeriggio di sabato 17 settembre 2011 si è verificata una frana di crollo che ha causato la morte di due persone impegnate in attività alpinistica.
La frana si è sviluppata sul versante roccioso compreso tra la cima della Valletta Scura ed il Passo della Rovina in concomitanza di un forte temporale.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Il sopralluogo è stato effettuato il 19 settembre 2011 dai geologi Daniele Bormioli e Giuseppina Moletta dell'Arpa Piemonte - Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:32 | Fotogramma:99 |
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 19/09/2011
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,
Descrizione: Il settore di versante nell'ambito del quale si è verificato il crollo rientra nei settori perimetrati come "Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi" in conseguenza della riconosciuta propensione al verificarsi di dissesti di questa tipologia. L'area interessata dalla frana in esame, già in data precedente all'attivazione del 17 settembre 2011, come è stato possibile appurare attraverso uno studio fotointerpretativo su fotogrammi aerei del 2006, appare contraddistinta da un'attività particolarmente significativa testimoniata da roccia di aspetto fresco in parete e dall'accumulo detritico alla base di colore più chiaro rispetto a quello circostante.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale: 2011-09-17 (Data certa)Data compresa tra il 2011/09/17 e il 2011/09/17
Fonti: testimonianze,
Materiale fratturato, precipitaz. brevi ed intense
Nel corso del sopralluogo effettuato a distanza di pochi giorni dall'attivazione del 17 settembre 2011 si è accertato che il settore di parete sul quale si è innescato il crollo è caratterizzato da roccia decisamente fratturata e disarticolata; le fratture spesso aperte isolano volumi per lo più non superiori ad 1 metro cubo. Tenendo conto dell'aspetto fresco della roccia sono stati distinti due settori di nicchia: uno sulla destra idrografica più esteso che interessa una porzione di parete, un altro sulla sinistra idrografica più limitato e posto alla testata di un canalone.
Considerata la limitata presenza nella zona di accumulo di materiale roccioso fresco ascrivibile al crollo si ritiene che il fenomeno abbia coinvolto una modesta volumetria.
Quota corona Qc (m): 2750 |
Quota unghia Qt (m): 2450 |
Lungh. orizz. Lo (m): 280 |
Dislivello H (m): 300 |
Pendenza (°): 42 |
Testata: In cresta - Unghia: Parte alta del versante |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 21357 |
Larghezza La (m): |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.50 |
Esposizione: N |
Inquadramento geologico: Anatessiti e embrechiti biotitiche del Complesso del Malinvern-Argentera.
Formazione | Descrizione |
ALTRO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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