Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
In Alta Valle Stura di Demonte, in corrispondenza dell'abitato di Argentera, il settore basale del versante destro idrografico è caratterizzato da diffusi indizi di evoluzione in conseguenza di movimenti gravitativi. La frana in questione, posta proprio di fronte all'abitato storico di Argentera, presenta caratteri morfologici che la rendono particolarmente evidente. Le uniche notizie storiche relative a questo fenomeno sono contenute in:
- un documento del 1977 (fonte 310789) che cita la franosità del settore sommitale in sinistra idrografica e gli interventi messi in atto per risolvere il problema, lavori che avrebbero aggravato la situazione;
- uno studio del 1990 (fonte 310786) che, attraverso indagini di terreno e la realizzazione e le misure protratte per circa un anno di un inclinometro, aveva stabilito la marcata attività del fenomeno; in realtà l'inclinometro era ubicato all'esterno della frana in discussione.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluogo di Arpa Piemonte (Dip. Geologia e Dissesto, sede di Cuneo) il:
-10 agosto 2011: rilievo speditivo della frana.
- 16 maggio 2012: rilievo di dettaglio della frana e scelta delle postazioni inclinometriche.
Immagini aeree consultate
Volo:C.G.R. | Strisciata:102 | Fotogramma:6 |
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: giugno 2019
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Le caratteristiche morfologiche che emergono dallo studio allo stereovisore delle strisciate aeree disponibili portano a ritenere che il fenomeno franoso si sia sviluppato principalmente secondo un meccanismo rotazionale. Non si può escludere che la frana sia compresa in un più vasto fenomeno e che quindi mobilizzi materiali detritici già movimentati.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale:
Fonti:
La frana risulta morfologicamente evidente sia per la presenza di un marcato svuotamento al di sotto della quota di 1900 m e da un evidente accumulo che si spinge fino al fondovalle restringendo la sezione di deflusso del Torrente Stura di Demonte. Il settore di testata della frana è contraddistinto da due incisioni percorse da acqua quasi esclusivamente nel corso di precipitazioni piovose; nell'impluvio di sinistra idrografica (Rio Derocioira) si riversa il troppo pieno della vasca di presa dell'acquedotto impostata sul suo versante sinistro. Nel passato, probabilmente nell'estate del 1976, il Rio Derocioira per tentare di limitare la sua franosità, fu interessato da interventi di sistemazione attraverso la messa in opera di 4 briglie in legno attualmente in pessimo stato. L'accumulo di frana, caratterizzato da vegetazione prativa e da radi larici, ha una netta forma convessa ed è caratterizzato da un disordine morfologico generalizzato dato da avvallamenti e piccole scarpate; al piede, dove non esiste protezione antropica mediante muri d'argine, l'accumulo è stato rimodellato nel passato da processi erosivi di sponda.
Quota corona Qc (m): 1890 |
Quota unghia Qt (m): 1680 |
Lungh. orizz. Lo (m): 465 |
Dislivello H (m): 210 |
Pendenza (°): 24 |
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 30 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 205 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: NE |
Inquadramento geologico: Il substrato roccioso che costituisce l'ossatura del versante destro idrografico della valle Stura nella zona del comune di Argentera è rappresentato da formazioni appartenenti alla Zona Brianzonese e riferibili all'Eocene. In particolare si rileva la presenza della Formazione del Flysch Nero costituita da scisti ardesiaci e ardesie neri con limitate alternanze calcaree ed arenacee e secondariamente della Formazione dei Calcschistes Plantoniques rappresentata dai scisti calcareo-ardesiaci e calcari marmorei sericitici fissili a patina argentea con subordinate intercalazioni di calcari arenacei, brece calcaree e calcari selciferi. Il substrato è tuttavia in condizioni di scarso affioramento poiché è sormontato da una rilevante coltre di terreni morenici wurmiani e/o di materiale detritico corrispondente ad accumuli di natura gravitativa (cfr. Carta Geologica del Massiccio Cristallino dell'Argentera, scala 1:50.000).
La situazione stratigrafica del settore è in parte nota grazie a due sondaggi realizzati nel 1989: un sondaggio ubicato ad ovest dell'accumulo di frana alla quota di 1704 m spinto fino alla profondità di 26 metri e un sondaggio realizzato a monte del coronamento alla quota di 1887 m terebrato per 47 metri. I sondaggi evidenziarono un'affinità stratigrafica sino alla profondità di 20 metri dal piano campagna con una sequenza in cui si alternavano corpi limoso-argillosi ed insiemi caotici di materiali grossolani con blocchi lapidei disarticolati. Il sondaggio di valle non raggiunse il substrato mentre quello di monte a partire da -21 m dal p.c. incontrò per una potenza di circa 1.5 m arenarie arcosiche intensamente fratturate e a seguire argilloscisti alterati di colore grigio che potrebbero rappresentare il tetto di un substrato di tipo flyschoide più o meno intensamente alterato.
Formazione | Descrizione |
ALTRO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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4ARGA | Argentera | Derocioira | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-06-12
La frana è oggetto di monitoraggio inclinometrico realizzato mediante due tubi profondi 40 metri, uno (S1) collocato sul piede del fenomeno e l'altro (S2) posizionato nella sua parte intermedia.
La misura di origine risale al mese di agosto del 2013, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di giugno del 2019.
A partire da maggio 2019 nell'inclinometro S1 sono stati installati 4 moduli DMS tra 9 e 13 m di profondità.
Nel periodo di esercizio i due tubi inclinometrici hanno messo in luce deformazioni in profondità di piccola entità, ma ben individuate e coerenti come spostamento rispetto all'andamento del versante.
In particolare la situazione rilevata è la seguente:
- lungo S1 è emerso alla profondità di 11 metri un debole movimento pari a circa 5,3 millimetri totali (da quando installati i moduli DMS non hanno evidenziato movimenti significativi);
- lungo S2 è stato misurato alla profondità di 18 metri un netto movimento che alla data dell'ultima misura risultava di entità di circa 21 millimetri totali.
Descrizione: All'interno del Rio Derocioira, sulla sua sponda sinistra alla quota di circa 1850 m, è posizionata la vasca di presa dell'acquedotto di Argentera; il troppo pieno si riversa direttamente nell'alveo.
Le indagini realizzate tra il luglio 1989 e il maggio 1990 evidenziarono la presenza di una falda contraddistinta da un livello freatico compreso tra i -20.50 e i - 22.00 metri rispetto al piano campagna.
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: S |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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310786 | Studi ed indagini sul movimento franoso di Derocioira | Renato Nervo | 1990 |
310789 | Segnalazione smottamento e franamento in loc. "Rio Derocioira" | Corpo Forestale dello Stato | 1977 |