SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-60684-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2012-07-27
Comune: Saliceto
Località: Bric Raina

DESCRIZIONE GENERALE

In un settore di versante contraddistinto da diffusi indizi di evoluzione per movimenti di crollo, il giorno 13 febbraio 2012 si è verificato il distacco di un singolo blocco con un volume indicativo di 450 metri cubi che si è arrestato poco a monte di un'abitazione.



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Segnalazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 13 febbraio 2012

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:

Descrizione: La porzione rocciosa distaccatasi il 13 febbraio 2012 si è verificata a carico di un torrione posto alla quota di circa 490 m s.l.m.. Il masso, svincolato verso monte da una frattura subverticale e isolato alla base da una discontinuità inclinata di pochi gradi verso nord-nordovest, ha avuto verosimilmente un movimento iniziale per ribaltamento al quale è seguita una fase di scivolamento e quindi di rotolamento fino al punto di arresto alla quota di circa 430 m s.l.m..


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: 2012-02-13 (Data certa)Data compresa tra il 2012/02/13 e il 2012/02/13

Fonti:


CAUSE
SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il torrione da cui è franata la porzione rocciosa in oggetto risulta già dislocato, come pure gli affioramenti rocciosi presenti più a monte, fino alla prima linea di cresta, in prossimità della quale si osservano estese fratture metriche distensive; verso est invece alcuni grandi torrioni rocciosi sembrerebbero in posto, ovvero solidali con il substrato ed isolati dal versante per effetto dell’erosione progressiva lungo le fratture. Un fattore da evidenziare è la presenza di un masso di circa 100 m3 incastrato tra il torrione interessato dal crollo e il versante, che esercita una spinta verso valle sul torrione. Oltre a questo, sono presenti altri blocchi, di dimensioni minori, il cui potenziale distacco potrebbe interessare l’area già colpita dal crollo del febbraio 2012. Tutta la fascia inferiore del versante è costituita da antichi accumuli di frana di crollo, compreso il rilievo arrotondato a fianco dei fabbricati, quotato 433 m s.l.m. sulla C.T.R.; gli accumuli del settore ad est delle case formano una zona depressa ai piedi delle pareti che ripara la SP da eventuali crolli.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 0
Quota unghia Qt (m): 0
Lungh. orizz. Lo (m): 0
Dislivello H (m): 0
Pendenza (°): 0
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte alta del versante
Azimut movim. (°): 0
Area totale A (m2): 0
Larghezza La (m): 0
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: NW


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: L’affioramento oggetto del distacco è costituito da rocce appartenenti alla formazione di Monesiglio caratterizzata in questa zona da arenarie giallastre con subordinati livelli di conglomerato poligenico, associate ad arenarie grigie con sottili e rare intercalazioni marnose. La continuità stratigrafica tra il versante piemontese e quello ligure è facilmente osservabile anche da una visione d’insieme dell’area dove si nota che gli strati risultano a franapoggio meno inclinato del pendio sul lato piemontese e a traverpoggio su quello ligure.

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI MONESIGLIO

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione: A monte della zona di distacco si segnala un ampio terrazzo morfologico dove in corrispondenza delle fratture sono presenti forme simili a quelle carsiche, come inghiottitoi e doline, che favoriscono l’abbondante infiltrazione in profondità delle acque meteoriche. La quota di questo pianoro corrisponde a quella di altri terrazzi presenti nello stesso versante più a est e pertanto si può ipotizzare la presenza di un antico livello di fondovalle ora sospeso.

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

La relazione della Regione Piemonte riporta quanto segue: "In base a quanto osservato in sito, in considerazione della diffusa instabilità riscontrata, e della presenza di blocchi in precario stato di equilibrio sull’affioramento roccioso, si ritiene opportuno con-tinuare a monitorare attentamente il versante per valutare tempestivamente eventuali provvedimenti cautelativi (sgombero abitazione, chiusura transito SP, ecc.). In particolare si consiglia di condurre periodiche misure della spaziatura delle fratture nella zona di innesco, possibilmente posizionando dei capisaldi, con particolare attenzione alla posizione del blocco posto a cuneo tra la parete e il tor-rione sede del distacco e alle fratture aperte sulla prima linea di cresta. Come interventi di riassetto si consiglia di realizzare almeno due ampi valli a monte del fabbricato, partendo dalla dorsale che delimita il versante sulla sinistra orografica, al fine di facilitare l’arresto di eventuali ulteriori blocchi, che potrebbero distaccarsi dalle pareti, o almeno la loro deviazione verso est nel settore depresso su descritto. I valli dovranno essere accuratamente drenati in direzione nordest e le acque convo-gliate nel reticolo idrografico naturale. Tali lavori potrebbero servire anche per prevenire la possibilità che ulteriori distacchi possano arrivare ad interessare la SP 439 che teoricamente risulta in linea con le traiettorie possibili. Si evidenzia tuttavia che la porzione finale del versante al di sopra della strada provinciale presenta una pendenza piuttosto modesta, con un rapporto indicativo di 1 a 5 e uno svi-luppo planimetrico di circa 100 metri. Tale morfologia da un lato rende l’eventualità che un masso raggiunga la strada poco probabile, dall’altro facilita un eventuale intervento a monte della SP che potrebbe garantire la sicurezza della viabilità."

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
316737Richiesta di sopralluogo urgente a seguito di crollo di un massoAntonio Pagliero2012
316740Richiesta di sopralluogo estensivo a seguito dello scioglimento della neve al suolo al fine di verificare le condizioni del versante dove è avvenuto il crollo di un masso di ingenti dimensioni lo scorso 13 febbraio in località Rittano Bergalli a monte della S.P. 439Marina Zerbato, Antonio Pagliero2012