SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-60693-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2012-11-15
Comune: Monastero di Vasco
Località: Bric Roccon

DESCRIZIONE GENERALE

Il versante sudoccidentale del Bric Roccon, ubicato in sinistra idrografica della valle Corsaglia, nel settore posto a monte di una cava di marmo, è interessato da un movimento franoso che, in considerazione degli indizi morfologici rilevati sul terreno, deve essere considerato attivo. Con tutta probabilità la frana è stata scatenata dalle operazioni di cavatura effettuate nel passato che, intervenendo al piede del pendio, hanno determinato l'instabilizzazione dell'intero versante. Il fenomeno gravitativo è reso evidente dalla presenza di numerose scarpate che si sono prodotte per effetto del movimento e dalle gravi lesioni a carico di tre edifici adibiti nel passato alla gestione dell'energia elettrica.
Nei pressi del dissesto sono stati censiti due piccoli rotazionali superficiali (cfr. schede 0046069400 e 0046069700) che sottolineano la particolare fragilità che contraddistingue la zona.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Il sopralluogo è stato effettuato da Arpa Piemonte il 14 novembre 2012

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:24AFotogramma:188
Volo:Regione Piemonte-Ass. Pianificazione TerritorioStrisciata:13BFotogramma:54


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2012/11/14

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Il versante nel suo complesso è interessato da uno scivolamento rotazionale in roccia. L'evoluzione nel tempo di questo processo può essere effettuata sulla base dell'osservazione di riprese aeree di differenti annate e del sopralluogo effettuato.
- Volo della Regione Piemonte - Assessorato Pianificazione Territorio, foto della zona realizzate il 2 settembre 1979: si può constatare la presenza di una frana in condizioni morfologiche fresche, delimitata dall'orlo di scarpata censito come secondario nella cartografia allegata;
- Volo Regione Piemonte - Alluvione 2000, foto della zona realizzate l'8 maggio 2001: la frana attivatasi prima del 1980 è ancora visibile sebbene la vegetazione abbia iniziato a mascherarla;
- Volo Ministero dell'Ambiente, anno 2006: il settore in frana è ricoperto da una fitta vegetazione; al piede della frana è visibile una sistemazione costituita da una serie di gradoni inerbiti;
- sopralluogo del 14 novembre 2012: si riconoscono agevolmente la scarpata ante 1980 che, in prossimità degli edifici, appare riattivata in tempi recenti e una scarpata attiva in corrispondenza del crinale.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Scavo al piede del pendio

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Mentre il settore alto della frana, coperto da bosco, mostra evidenti segni del movimento, il piede, caratterizzato da una superficie gradonata e inerbita realizzata su indicazione della Polizia Mineraria della Provincia di Cuneo nel 2005 circa con lo scopo di stabilizzare la zona, fornisce segnali più blandi di attività. La frana è caratterizzata da una scarpata principale in terra nel settore orientale alta circa 1,5 m e da una scarpata in roccia nel settore centro-occidentale con altezza massima visibile di 2,5 metri; in posizione circa centrale del coronamento è stata rilevata una cavita profonda circa 6 metri generatasi per effetto del movimento.
All'interno del corpo di frana risulta molto evidente una scarpata secondaria che, indicativamente 30-35 anni fa, dovette rappresentare il limite superiore della prima frana innescata dalle attività di cavatura.
Ipotizzando una superficie massima di scivolamento pari a 8 metri si ritiene che il volume in movimento possa essere stimato in 30.000-35.000 metri cubi.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 880
Quota unghia Qt (m): 837
Lungh. orizz. Lo (m): 158
Dislivello H (m): 43
Pendenza (°): 15
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte alta del versante
Azimut movim. (°): 200
Area totale A (m2): 14406
Larghezza La (m): 126
Volume massa sp. (m3): 30000
Profondità sup. sciv. Dr (m): 8.00
Esposizione: SW


GEOLOGIA
Formazione Descrizione

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2333Nuclei/centri abitaticase sparsegraveNel settore in frana sono presenti due edifici che nel passato erano a servizio della cabina elettrica. La frana ha causato il crollo del fabbricato di valle e una serie lesione del fabbricato di monte.
2334Infrastrutture di serviziolinee elettrichegraveLa frana ha causato l'inclinazione e la lesione dela fabbricato a torre che nel passato aveva funzione di cabina elettrica.

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: n.d. Falda: n.d. acque assenti: S
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Al piede della frana, probabilmente nel 2005, è stata effettuata una gradonatura con lo scopo di arrestare il movimento della frana.

Gruppo Tipo Realizzazione
Movimenti di terrariprofil., gradonaturaRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno