Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Poco a valle del Ponte dei Sospiri (località ex cava Ceresè), sul versante in destra idrografica del Fiume Tanaro, di fronte all'abitato di Ormea, è presente un dissesto che coinvolge l'ammasso roccioso costituito essanzialmente da quarziti.
Il settore contraddistinto da forti segnali di instabilità è separato dal soprastante sperone roccioso da una frattura aperta.
L'eventuale destabilizzazione dell'affioramento roccioso, potrebbe coinvolgere la sottostante strada comunale.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 11 marzo 2015: sopralluogo conoscitivo.
- 10 aprile 2015: installazione delle basi distanziometriche.
- 4 agosto 2015: misure distanziometriche e rilievo strutturale.
- 29 novembre 2016: misure distanziometriche straordinarie per la valutazione degli effetti dell'evento alluvionale dei giorni precedenti.
- 16 febbraio 2017: analisi degli interventi in fase di realizzazione.
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: novembre 2017
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: A circa 30-40 metri di dislivello dalla strada comunale, pochi metri sopra il ciglio della cava non più attiva, è presente, alla base di un monolite quarzitico, un ammasso di rocce fratturate e disarticolate attraversato da una frattura aperta la cui larghezza è passata da 0,4 metri nel 1997 a 1,5-2,0 metri nel 2014.
Il materiale instabile delimitato a monte dalla frattura è dell'ordine dei 10000 metri cubi.
Lo sperone roccioso retrostante la frattura non presenta indizi di movimento, ma il crollo della porzione disarticolata potrebbe compromettere la sua stabilità.
(fonte 331922)
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 2017/11/24 e il 2017/11/26
Fonti:
Gelifrazione o crioclastismo, materiale fratturato, orient. sfavorev. discont. second., attività estrattive in superficie
Fenditure, fratture
A monte della strada comunale è visibile lo scavo di una vecchia cava che ha asportato i materiali presenti al piede del versante, determinando molto probabilmente l'instabilità a monte.
(fonte 331922)
L'ammasso roccioso instabile, abbondantemente fratturato e rilasciato, è separato dal soprastante versante apparentemente stabile da una frattura con apertura metrica.
Quota corona Qc (m): 0 |
Quota unghia Qt (m): 0 |
Lungh. orizz. Lo (m): 0 |
Dislivello H (m): 0 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: Parte media del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 0 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: W |
Inquadramento geologico: L’area interessata da fenomeni franosi di crollo si sviluppa sulle Unità Brianzonesi al passaggio tra la Formazione dei porfiroidi del Melogno (sensu Vanossi 1972) alla base, costituita da una successione meta-sedimentarie vulcanoclastica, e la Formazione delle Quarziti di Ponte Nava costituite da una successione meta-sediementarie quarzitiche in banchi di spessore variabile e occasionalmente separati da livelli pelitici, il cui limite immerge mediamente a nord est a medio-basso angolo (mediamente 30°).
Le quarziti formano ripide pareti subverticali con giacitura suborizzontale a blando reggipoggio e con evidenti fratture verticali molto continue e persistenti, che favoriscono la frammentazione dell'ammasso roccioso in pilastri; alla base delle quarziti sono presenti i terreni geologicamente sottostanti, costituiti da porfiroidi verdi e peliti verdi-violacee osservabili nelle piccole incisioni. (fonte 3272)
Formazione | Descrizione |
QUARZITI DI PONTE DI NAVA | |
PORFIROIDI DEL MELOGNO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
4ORMC | Ormea | Ponte dei Sospiri | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-12-06
L'affioramento roccioso disarticolato, potenziale sorgente di crolli, è monitorato per mezzo di 4 basi distanziometriche (AB, CD, EF, GH) installate all'inizio del mese di aprile del 2015; le basi CD, EF e GH verificano l'evoluzione di alcune fratture palesemente attive mentre la base AB tiene sotto controllo l'ammasso roccioso retrostante, in apparenza più stabile. Ad agosto 2019 è stato installato un fessurimetro automatico adiacente alla base EF e ne sono stati attivati 3 dal Comune sui torrioni rocciosi a monte.
La misura di origine risale alla fine del mese di aprile del 2015, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di dicembre 2019.
Già le prime misure effettuate hanno evidenziato l'apertura delle fratture controllate con le basi CD, EF, GH e la stabilità di quella monitorata dalla base AB; il tasso di apertura delle 3 fratture è abbastanza costante anche se si può apprezzare un maggiore incremento tra le misure invernali e quelle primaverili.
Un primo incremento di apertura più significativo e anomalo rispetto all'andamento complessivo si è verificato in conseguenza dell'evento alluvionale del novembre 2016 quando i valori registrati sono aumentati rispetto alla misura di agosto di 9,0 cm per la base CD (da 84,6 a 93,6 cm), di 9,3 cm per la base EF (da 84,8 a 94,1 cm) e di 15 cm per la base GH (da 52,8 a 67,8 cm).
In occasione dell'evento alluvionale di novembre 2019 si è verificato un crollo che ha divelto la base GH, ha danneggiato il sistema di acquisizione del fessurimetro automatico e ha fatto registrare incrementi di circa 17 e 25 cm per le basi EF e CD. A seguito di lavori di disgaggio per la messa in sicurezza dell'area, che hanno causato la perdita della base CD, è stata ripristinata la centralina del fessurimetro automatico, che nel periodo successivo non ha più registrato incrementi significativi. La misura manuale sulla base EF effettuata a dicembre 2019 ha evidenziato un ulteriore incremento di 3 cm (totale 45.7 cm rispetto all'origine). La base AB non ha mai mostrato evidenze di apertura, così come i fessurimetri automatici installati sui torrioni rocciosi.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Il crollo dell'intera massa di quarziti, sperone compreso, non può essere contenuto in alcun modo; il crollo del materiale delimitato dalla frattura aperta potrebbe invece essere in gran parte contenuto dal vuoto della cava sottostante, soprattutto qualora si verificassero crolli parziali successivi. A tal fine sarebbe utile realizzare un vallo a monte della strada.
E' sconsigliabile ogni intervento di difesa attiva per la pericolosità e la scarsa efficacia di tali opere nel contesto esaminato.
(fonte 331922)
A seguito delle misure distanziometriche effettuate in emergenza da Arpa Piemonte il 29 novembre 2016, la strada sottostante le pareti rocciose è stata temporaneamente chiusa la traffico veicolare e pedonale.
A seguito dell'evento alluvionale l'amministrazione comunale ha messo in atto una serie di interventi mirati alla riduzione del rischio che sono consistiti in:
- disgaggio in parete delle porzioni rocciose più instabili;
- realizzazione di un vallo paramassi in terra;
- posizionamento di reti paramassi alla base del versante.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
331922 | Frana di crollo incipiente in località Ponte dei Sospiri s.c. Ceresè | Marina Zerbato | 2015 |
3272 | Dissesti in località Ceresè - Quarzina | Marina Zerbato | 1997 |