Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Nel corso dell'estate del 2015 il versante settentrionale della dorsale che collega il Monte Cervet (2984 m s.l.m.) con il Monte Ciarmetta (2624 m s.l.m.) è stato interessato da un fenomeno di crollo.
Sebbene non vi siano prove dirette al riguardo, si può ipotizzare che il fenomeno sia anche conseguente alla degrazione del permafrost, la cui presenza nella zona del crollo è plausibile sia considerando la quota sia l'esposizione, in risposta al caldo anomalo che ha caratterizzato alcune delle annate estive recenti tra le quali quella del 2015.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 8 settembre 2016: rilievo fotografico e perimetrazione del coronamento di frana mediante GPS.
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:14 | Fotogramma:111 |
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 26 luglio 2015
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,
Descrizione: Il crollo si è sviluppato sulle verticali pareti sommitali che caratterizzano il versante settentrionale della dorsale Monte Cervet-Monte Ciarmetta.
Si è trattato di un classico crollo sviluppatosi prevalentemente in corrispondenza di un ampio diedro roccioso.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale:
Fonti:
Fusione del permafrost, materiale fratturato
Il coronamento della frana, collocato sul filo di cresta ad una quota aprrossimativa di 2800 metri, ha un'ampiezza di circa 50 metri.
Il materiale franato ha raggiunto la zona inferiore del Vallone di Fissela, a monte della località Pra Riondo.
Le pareti rocciose che hanno generato il crollo sono caratterizzate da una fratturazione marcata.
Nel corso del sopralluogo si è constatato che la zona in cresta, alle spalle del coronamento di frana, è caratterizzata da fratture aperte anche di qualche decina di centimetri che, quasi certamente, porteranno a breve ad un'evoluzione retrogressiva del fenomeno.
Quota corona Qc (m): 0 |
Quota unghia Qt (m): 0 |
Lungh. orizz. Lo (m): 0 |
Dislivello H (m): 0 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 0 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: N |
Inquadramento geologico: La litologia coinvolta dal crollo è rappresentata da quarziti.
La cartografia geologica francese del BRGM ascrive tali rocce alla Zona Brianzonese esterna del periodo Permo-Werfeniano.
Formazione | Descrizione |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Descrizione:
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: S |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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