SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-60765-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2016-09-09
Comune: Acceglio
Località: Monte Cervet

DESCRIZIONE GENERALE

Nel corso dell'estate del 2015 il versante settentrionale della dorsale che collega il Monte Cervet (2984 m s.l.m.) con il Monte Ciarmetta (2624 m s.l.m.) è stato interessato da un fenomeno di crollo.
Sebbene non vi siano prove dirette al riguardo, si può ipotizzare che il fenomeno sia anche conseguente alla degrazione del permafrost, la cui presenza nella zona del crollo è plausibile sia considerando la quota sia l'esposizione, in risposta al caldo anomalo che ha caratterizzato alcune delle annate estive recenti tra le quali quella del 2015.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 8 settembre 2016: rilievo fotografico e perimetrazione del coronamento di frana mediante GPS.

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:14Fotogramma:111


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 26 luglio 2015

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,

Descrizione: Il crollo si è sviluppato sulle verticali pareti sommitali che caratterizzano il versante settentrionale della dorsale Monte Cervet-Monte Ciarmetta.
Si è trattato di un classico crollo sviluppatosi prevalentemente in corrispondenza di un ampio diedro roccioso.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Fusione del permafrost, materiale fratturato

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il coronamento della frana, collocato sul filo di cresta ad una quota aprrossimativa di 2800 metri, ha un'ampiezza di circa 50 metri.
Il materiale franato ha raggiunto la zona inferiore del Vallone di Fissela, a monte della località Pra Riondo.
Le pareti rocciose che hanno generato il crollo sono caratterizzate da una fratturazione marcata.
Nel corso del sopralluogo si è constatato che la zona in cresta, alle spalle del coronamento di frana, è caratterizzata da fratture aperte anche di qualche decina di centimetri che, quasi certamente, porteranno a breve ad un'evoluzione retrogressiva del fenomeno.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 0
Quota unghia Qt (m): 0
Lungh. orizz. Lo (m): 0
Dislivello H (m): 0
Pendenza (°): 0
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante
Azimut movim. (°): 0
Area totale A (m2): 0
Larghezza La (m): 0
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: N


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La litologia coinvolta dal crollo è rappresentata da quarziti.
La cartografia geologica francese del BRGM ascrive tali rocce alla Zona Brianzonese esterna del periodo Permo-Werfeniano.

Formazione Descrizione

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: n.d. Falda: n.d. acque assenti: S
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno