Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Nel corso della mattina del 1 aprile 2020, in regione Monserrato e più precisamente in loc. Tetto Cassola, si è verificata una frana di crollo sul versante in sinistra idrografica del Torrente Gesso, circa 25 metri a valle della Strada Provinciale che collega Borgo San Dalmazzo con Sant'Antonio Aradolo.
Il crollo si è prodotto sulla parete rocciosa calcarea che rappresenta il fronte più arretrato della cava non più attiva ubicata a monte della Fornace Musso.
La Fornace Musso fu tra le prime per la produzione della calce e tra le prime con un forno a sistema Offman. Con la produzione di laterizi, si rese necessaria la costruzione di un’altissima ciminiera in cotto. Il massimo della produzione si raggiunse a inizio XX secolo (produzione calce, mattoni, ghiaia e scampoli). (fonte: https://www.vermenagna-roya.eu/it/patrimonio/archeologia-industriale/)
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 8 aprile 2020: rilievo fotografico e perimetrazione del dissesto con GPS
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 1 aprile 2020
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,
Descrizione: Il crollo si è sviluppato sulla parete di cava sommitale, non più attiva da tempo.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 2020/04/01 e il 2020/04/01
Fonti: Giornali,
Orient. sfavorev. discont. second.
La frana si è sviluppata su una parete di roccia calcarea alta circa 60 metri che rappresenta il fronte più arretrato della cava che forniva il materiale di lavoro per la vicina Fornace Musso. Il materiale si è arrestato sul ripiano sottostante il vecchio fronte che rappresenta l'ultimo gradone realizzato per la coltivazione del calcare.
L'accumulo copre una superficie di circa 1750 metri quadrati; è costituito da molti blocchi di grandi dimensioni e da alcuni di volumetria ciclopica, uno in particolare il cui volume è stimabile in 300 metri cubi.
La volumetria complessiva mobilizzata dal crollo è stimabile in 5000 metri cubi.
Sul piazzale pianeggiante sono visibili blocchi di piccole dimensioni crollati in precedenza che testimoniano quindi l'instabilità pregressa della parete. Anche il fronte sottostante a questo piazzale ha probabilmente subito nel passato un crollo analago come testimoniano le forme del terreno alla sua base.
Quota corona Qc (m): 770 |
Quota unghia Qt (m): 710 |
Lungh. orizz. Lo (m): 86 |
Dislivello H (m): 60 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: Parte media del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 3600 |
Larghezza La (m): 38 |
Volume massa sp. (m3): 5000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: S |
Inquadramento geologico: Il litotipo che caratterizza la zona della ex-cava è rappresentato da calcari grigiastri dolomitici compatti riferibili al Triassico.
Formazione | Descrizione |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
2936 | Terreno agricolo | prato o pascolo | medio | La frana ha asportato una superficie prativa in pendenza con piante sparse ampia circa 250 metri quadrati. |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
A seguito del fenomeno l'amministrazione comunale ha provveduto ha collocare una bindella di nastro bicolore a monte del coronamento.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|