SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 005-36267-31

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Asti
Ultimo aggiornamento: 2016-01-05
Comune: Loazzolo
Località: C. Fogliano (Foiano su IGM e CTR)

DESCRIZIONE GENERALE

Fenomeno franoso innescatosi nel corso dell'evento alluvionale del novembre 1994.
Il fenorneno franoso si è manifestato in prossimità di Cascina Foiano, lungo un tratto di versante a debole inclinazione tra le quote 550 e 490 s.l.m., che termina entro I'alveo del rio Rocchea. Il dissesto ha interessato la strada comunale, compromettendone in parte la funzionalità, ed il settore di versante a monte e valle della stessa (fonte 188034).



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 3 febbraio 2016: rilievo fotografico.

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 1994 - Regione PiemonteStrisciata:43AFotogramma:5057


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: novembre 2009

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Si tratta di uno scivolamento di materiali limoso-sabbiosi già mobilitati in precedenza, derivanti dall'alterazione delle marne e arenarie presenti in sito, sul substrato litoide; sono visibili tracce geomorfologiche (contropendenze, bruschi cambi di pendenza con affioramenti litoidi) indicative di placche litoidi che hanno parzialmente conservato la loro struttura primitiva pur essendo dislocate.
I sondaggi realizzati indicano la presenza di una copertura plurimetrica.
(fonte 188034)


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile, materiale fratturato, contrasto di permeabilità 

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il fenomeno franoso si sviluppa per una lunghezza di circa 300 in ed una larghezza del coronamento di circa 180 m.
La morfologia ad impluvio che caratterizza il dissesto favorisce la concentrazione d'acqua entro il centro dello stesso, ove la falda è presente poco al di sotto del piano campagna, come è ben visibile dal laghetto artificiale collocato al centro dell'area interessata e dalle letture piezometriche effettuate. La presenza è favorita da una marcata differenza di permeabilità dei materiali rimaneggiati rispetto al substrato, della permeabilità secondaria del substrato e dei circuiti idrici che possono instaurarsi per la presenza di porzioni litoidi (già mobilitate) entro materiali a permeabilità superiore.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 540
Quota unghia Qt (m): 490
Lungh. orizz. Lo (m): 290
Dislivello H (m): 50
Pendenza (°): 12
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte media del versante
Azimut movim. (°): 360
Area totale A (m2): 36100
Larghezza La (m): 180
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m): 15.00
Esposizione: N


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: L'esame delle colonne stratigrafiche ottenute dai sondaggi geognostici e caratteristiche dei differenti siti permette di individuare un assetto generale caratterizzato dalla presenza di 2 unità litologiche principali:
- copertura a potenza variabile, costituita da limi argilloso-sabbiosi con spessore intorno ai 2,5 metri;
- substrato marnoso-arenaceo.
I depositi eluvio colluviali sono costituiti da sedimenti con caratteristiche limoso-sabbiose che poggiano direttarnenle sul substrato arenaceo marnoso con potenza di ordine metrico anche se variabile da zona a zona in funzione dell'assetto geomorfologico locale.
Il substrata arenaceo marnoso è costituito da alternanze di strati di marne e arenarie sovente fratturate, localmcnte intercalate a livelli sabbiosi. Le superfici di strato presentano direzione media NE-SW, con inclinazione variabile tra 10° e 15° ed immersione NW. La posizione nei confronti del pendio e prevalenternente a franapoggio.
(fonte 188034)

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI SERRAVALLE

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2610Stradecomunalenon valutabile1994/11/051994/11/06

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
2LOAALoazzoloFoglianoNON ATTIVO


Data ultimo aggiornamento descrizione:2009-11-01

Il sistema di monitoraggio della frana era in origine costituito da un inclinometro (S1) e da un piezometro (S2).
La misura di origine risale al mese di luglio del 1999, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di novembre del 2009; nel corso di quest'ultima campagna di misure, si è accertato il taglio dello strumento alla profondità di 14,5 metri dal piano campagna a causa dell'incremento della deformazione già rilevata nel settembre del 2000, dopo un solo anno dall'installazione dell'inclinometro.
Dall’analisi delle misure svolte lungo l’intero arco di vita dello strumento (luglio99-novembre09) si evince una lenta attività del fenomeno franoso contraddistinta da progressivi incrementi alternati a brevi periodi di stasi.


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Inclinometri, piezometri

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
188034Sistemazione frana localita` Fogliano.Luigi Marenco, Ugo Gaia
188039Frana località Fogliano. Richiesta urgente sopralluogo. Comune di Loazzolo1997
188044Danni alluvione 1994. Strada Fogliano - Richiesta di finanziamento per indagini geognostiche.Lorenzo Masoero1996