Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Fenomeno franoso innescatosi nel corso dell'evento alluvionale del novembre 1994.
Il fenorneno franoso si è manifestato in prossimità di Cascina Foiano, lungo un tratto di versante a debole inclinazione tra le quote 550 e 490 s.l.m., che termina entro I'alveo del rio Rocchea. Il dissesto ha interessato la strada comunale, compromettendone in parte la funzionalità, ed il settore di versante a monte e valle della stessa (fonte 188034).
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 3 febbraio 2016: rilievo fotografico.
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 1994 - Regione Piemonte | Strisciata:43A | Fotogramma:5057 |
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: novembre 2009
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Si tratta di uno scivolamento di materiali limoso-sabbiosi già mobilitati in precedenza, derivanti dall'alterazione delle marne e arenarie presenti in sito, sul substrato litoide; sono visibili tracce geomorfologiche (contropendenze, bruschi cambi di pendenza con affioramenti litoidi) indicative di placche litoidi che hanno parzialmente conservato la loro struttura primitiva pur essendo dislocate.
I sondaggi realizzati indicano la presenza di una copertura plurimetrica.
(fonte 188034)
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile, materiale fratturato, contrasto di permeabilità
Il fenomeno franoso si sviluppa per una lunghezza di circa 300 in ed una larghezza del coronamento di circa 180 m.
La morfologia ad impluvio che caratterizza il dissesto favorisce la concentrazione d'acqua entro il centro dello stesso, ove la falda è presente poco al di sotto del piano campagna, come è ben visibile dal laghetto artificiale collocato al centro dell'area interessata e dalle letture piezometriche effettuate. La presenza è favorita da una marcata differenza di permeabilità dei materiali rimaneggiati rispetto al substrato, della permeabilità secondaria del substrato e dei circuiti idrici che possono instaurarsi per la presenza di porzioni litoidi (già mobilitate) entro materiali a permeabilità superiore.
Quota corona Qc (m): 540 |
Quota unghia Qt (m): 490 |
Lungh. orizz. Lo (m): 290 |
Dislivello H (m): 50 |
Pendenza (°): 12 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte media del versante |
Azimut movim. (°): 360 |
Area totale A (m2): 36100 |
Larghezza La (m): 180 |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 15.00 |
Esposizione: N |
Inquadramento geologico: L'esame delle colonne stratigrafiche ottenute dai sondaggi geognostici e caratteristiche dei differenti siti permette di individuare un assetto generale caratterizzato dalla presenza di 2 unità litologiche principali:
- copertura a potenza variabile, costituita da limi argilloso-sabbiosi con spessore intorno ai 2,5 metri;
- substrato marnoso-arenaceo.
I depositi eluvio colluviali sono costituiti da sedimenti con caratteristiche limoso-sabbiose che poggiano direttarnenle sul substrato arenaceo marnoso con potenza di ordine metrico anche se variabile da zona a zona in funzione dell'assetto geomorfologico locale.
Il substrata arenaceo marnoso è costituito da alternanze di strati di marne e arenarie sovente fratturate, localmcnte intercalate a livelli sabbiosi. Le superfici di strato presentano direzione media NE-SW, con inclinazione variabile tra 10° e 15° ed immersione NW. La posizione nei confronti del pendio e prevalenternente a franapoggio.
(fonte 188034)
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DI SERRAVALLE |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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2610 | Strade | comunale | non valutabile | 1994/11/05 | 1994/11/06 |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
2LOAA | Loazzolo | Fogliano | NON ATTIVO |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2009-11-01
Il sistema di monitoraggio della frana era in origine costituito da un inclinometro (S1) e da un piezometro (S2).
La misura di origine risale al mese di luglio del 1999, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di novembre del 2009; nel corso di quest'ultima campagna di misure, si è accertato il taglio dello strumento alla profondità di 14,5 metri dal piano campagna a causa dell'incremento della deformazione già rilevata nel settembre del 2000, dopo un solo anno dall'installazione dell'inclinometro.
Dall’analisi delle misure svolte lungo l’intero arco di vita dello strumento (luglio99-novembre09) si evince una lenta attività del fenomeno franoso contraddistinta da progressivi incrementi alternati a brevi periodi di stasi.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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188034 | Sistemazione frana localita` Fogliano. | Luigi Marenco, Ugo Gaia | |
188039 | Frana località Fogliano. Richiesta urgente sopralluogo. | Comune di Loazzolo | 1997 |
188044 | Danni alluvione 1994. Strada Fogliano - Richiesta di finanziamento per indagini geognostiche. | Lorenzo Masoero | 1996 |