Il giorno 10 aprile 2013, in seguito alle intense piogge dei giorni precedenti, si è attivato un fenomeno franoso sul versante orientale del concentrico di San Marzano Oliveto. Il materiale accumulatosi al piede della frana ha interessato parzialmente il campo da calcio.
Il muro di contenimento con andamento circa nord-sud posto a monte del coronamento è vistosamente lesionato e sottoscalzato; non è chiaro se le condizioni deperenti del muro siano imputabili ad una generale instabilità gravitativa del versante oppure a caratteristiche intrinseche dell'opera. Tuttavia le ultima misure inclinometriche effettuate nel mese di maggio del 2023 sembrano indicare una relazione tra il dissesto franoso e le lesioni dell'opera a causa di un movimento del substrato che si verifica a circa 9 metri di profondità.

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Segnalazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 23 aprile 2013: rilievo del fenomeno franoso.
- 3 febbraio 2016: sopalluogo finalizzato alla predisposizione di un sistema di monitoraggio.

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: colamento "lento"

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: dicembre 2019

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Colamento di materiale sciolto formatosi lungo un impluvio a causa dell'elevata saturazione del terreno; il fenomeno inizia a valle di un muro di contenimento dell'abitato e si sviluppa con locali rigonfiamenti e fessurazioni nella parte di corpo, dove è possibile riconoscere nelle zone laterali le striature di movimento. Al piede del fenomeno, maggiormente saturo di acqua e caratterizzato dalla presenza di locali ristagni, si attivano locali scivolamenti rotazionali in terra.

Attivazione principale: 2013-04-10 (Data certa)Data compresa tra il 2013/02 e il 2013/02

Fonti: testimonianze,

Nel corso del sopralluogo del 3 febbraio 2016 il settore in frana si presentava completamente arato; nonostante ciò erano evidenti i fianchi del fenomeno, soprattutto in prossimità del coronamento dove, in sinistra orografica, era visibile una scarpata denudata di circa 50 centimetri di altezza.
La morfologia della zona in frana è depressa rispetto alle zone circostanti e caratterizzata da ondulazioni e contropendenze.

Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-05-18

Nel mese di maggio 2016 sono stati realizzati due inclinometri posizionati a valle (I1, profondità 15 m) e a monte (I2, profondità 21 m) del muraglione interessato da lesioni, nel tratto in cui sostiene un piazzale privato posto a lato della SP50; la finalità del monitoraggio è quella di valutare l'eventuale interazione negativa della frana con l'opera.
La misura di origine dei due inclinometri risale al mese di maggio del 2017, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di gennaio 2023.
Nel peiordo di monitoraggio l'inclinometro I1 ha manifestato un netto movimento alla profondità di 9 metri che attualmente corrisponde ad una deformazione di 17,9 mm; I2 invece è sostanzialmente stabile, sebbene sia presente un'anomalia a 8,5 metri caratterizzata però da un andamento non costante e di entità ancora riconducibile al campo dell'errore strumentale.

Descrizione:

In conseguenza di un importante fenomeno franoso verificatosi circa 30 anni fa (ndr: circa 1985), a protezione dell'abitato era stato realizzato un muro in c.a. fondato su pali di grande diametro e tirantato (fonte 332801).
Nel corso del sopralluogo effettuato il 3 febbraio 2016 si è constatato che tale opera presenta le fondazioni parzialmente denudate e accusa alcuni problemi statici (fessurazioni, alcuni tiranti sfilati).
Nella parte di piede il corpo di frana è stato riprofilato e sono stati realizzati interventi di sistemazione (gabbionata e dreni).