SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 005-71854-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Asti
Ultimo aggiornamento: 2020-04-09
Comune: Montechiaro d'Asti
Località: Reg. Garabello

DESCRIZIONE GENERALE

In seguito alle intense precipitazioni meteoriche registrate durante l’inverno 2008 e la primavera 2009, si è innescato, durante gli ultimi giorni del mese di aprile, un’esteso fenomeno franoso che ha coinvolto i terreni della coltre eluvio-colluviale della porzione sommitale del rilievo collinare su cui si sviluppa l’abitato di Reg. Garabello. In particolare tale evento ha causato anche danni lungo il settore sommitale del versante esposto a NE, con cedimenti notevoli del ciglio di valle della SP53, passante lungo la linea di crinale del rilievo già colpito in passato e ad oggi già oggetto di sistemazione da parte
della Provincia di Asti (Fonte: 328797).
Riattivazione nella primavera del 2014.
Si tratta in realtà di una estesa e diffusa riattivazione di un più ampio fenomeno franoso che ha interessato storicamente l’ampio tratto di versante localizzato a SW della strada provinciale 53 in prossimità del confine con il Comune di Villa San Secondo (Fonte: 328797)




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluogo in marzo 2016 congiuntamente con i tecnici della Regione Piemonte

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2011

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, monitoraggio, dati da Satellite, dato storico,

Descrizione: Le numerose informazioni verbali acquisite in loco dalle proprietà evidenziano come già negli anni ’70 la porzione immediatamente ad W dell’area colpita nell’aprile 2009 era stata interessata da fenomeni di dissesto. In particolare l’edificio abitativo ubicato nel mappale 18 era stato intensamente lesionato in fase dicostruzione in seguito alle precipitazioni dell’autunno 1971; i danni furono tali da dover abbattere e ricostruite l’intera struttura. Anche in seguito, dopo avere rifatto completamente le opere fondazionali, nel corso del tempo i muri perimetrali dello stesso fabbricato (principalmente quello di valle), ed il muro al confine di monte del lotto, a sostegno del ciglio di valle della strada Monveglio, hanno riportato la presenza di crepe tuttora visibili.
Anche l’edifico ubicato nell’adiacente mappale 24, realizzato sempre intorno agli anni ’70, è stato interessato negli anni da un lento cedimento del ciglio di valle e di parte delle opere fondazionali, non giunto ad un danneggiamento significativo dell’opera in elevazione, ma che ha comunque richiesto interventi di sottofondazione lungo la porzione di valle della struttura. Le attivazioni più recenti della attività gravitativa di versante si rilevano proprio nei mappali 470 e 419, cioè quelli in cui gli edifici e le rispettive aree pertinenziali hanno riscontrato maggiori danni in conseguenza all’evento dell’aprile 2009. Nel 1997 la stradina di ingresso posta sul lato E del mappale 470 ha subito danni alla pavimentazione a causa di cedimenti localizzati in prossimità della nicchia di distacco del fenomeno in questione, con successivi ribassamenti nel 2007 dell’area cortilizia sul lato di valle dell’edificio, non spinti fino a rottura in tale occasione. In questo settore si hanno indizi di riattivazioni anche successive al 2009, risalenti in particolare ad aprile-maggio 2011. In tale periodo l’evoluzione della nicchia di distacco della frana in esame, è stata rilevata dal danneggiamento del muretto in calcestruzzo posto al limite tra i due lotti, già colpito in precedenza, che ha registrato un apertura pluricentimetrica (5-6 cm), con relativo danneggiamento della pavimentazione cortilizia nel mappale 419, che subisce un nuovoassestamento e ribassamento (Fonte: 328797).
Nuova riattivazione nella primavera del 2014 (segnalazione testimoni locali).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 2009/04 e il 2009/04

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile, contrasto di permeabilità , scarsa manutenz. Drenaggi

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

In base all’esame delle foto aeree ed ai sopralluoghi effettuati nell’area, il versante oggetto di studio mostra evidenze di instabilità già precedenti all’evento analizzato, con una continua evoluzione nel tempo, classificando così il fenomeno franoso del 2009 come una riattivazione di notevole entità di precedenti dissesti più o meno localizzati ed ampi, innescati generalmentea scapito dei terreni della coltre eluvio-colluviale che interessano gran parte del versante fino al confine con il Comune di Villa San Secondo a SE che risulta quindi caratterizzato globalmente da condizioni di instabilità (Fonte: 328797).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 258
Quota unghia Qt (m): 215
Lungh. orizz. Lo (m): 210
Dislivello H (m): 43
Pendenza (°): 12
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante
Azimut movim. (°): 230
Area totale A (m2): 5000
Larghezza La (m): 280
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 5.00
Esposizione: SW


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La Carta Geologica d’Italia in scala 1:50000 (foglio 157 TRINO), classifica i terreni come ARGILLE AZZURRE- Membro siltoso-sabbioso (FAA11): "sabbie medio-fini, omogenee di colore giallo, con un notevole grado di addensamento e una localizzata cementazione carbonatica; lesabbie sono caratterizzate da una stratificazione poco evidente riconducibile a una blanda stratificazione pianoparallela".

Formazione Descrizione
SABBIE DI ASTISabbie gialle più o meno stratificate, con livelli ghiaiosi ed intercalazioni marnose, calcareniti e calciruditi; microfauna - negli interstrati marnosi - a Bolivina appenninica, Bulimina fusiformis, Eponides frigidus granulatus; nella parte bassa, localmente, entro intercalazioni argillose, microfauna a Uvigerina rutila, Globorotalia irsuta ed Eponides schreibersi
SABBIE DI VALLE ANDONA

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2413Nuclei/centri abitaticentro abitato minorenon valutabile2009/04/252009/04/30Il fenomeno franoso ha coinvolto o lambito, per un tratto longitudinale di circa 150 m, alcuni edifici abitativi posti lungo la porzione sommitale del settore di versante ad esposizione SW ove si localizza l’abitato di Reg.Garabello, le loro aree pertinenziali e i loro immediati dintorni (Fonte: 328797). L’area cortilizia del lotto 470 ha accusato un ribassamento pari a un metro scarso, con una nicchia di distacco passante lungo il lato di valle dell’edificio, interpolabile con la rottura dei muretti di recinzione in calcestruzzoperimetrali di E e W.

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0

Edifici coinvolti: 0 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
2MTAAMontechiaro d'AstiGarabelloArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-09-20

Sul fenomeno franoso che interessa la località in oggetto sono presenti, allo stato attuale, i seguenti strumenti attivi:
• 5 verticali inclinometriche
• 2 verticali piezometriche automatizzate
Nel 2012 erano stati installati quattro verticali inclinometriche, delle quali, rispetto alla lettura di origine (dicembre 2013) si segnala quanto segue:
• inclinometro S (aprile 2020): si segnala la presenza di una deformazione con azimut coerente con quello di versante alla profondità di 8.50 m dal p.c., con uno spostamento puntuale di 13 mm;
• inclinometro SI2aprile 202018): si segnala la presenza di una deformazione con azimut coerente con quello di versante alla profondità di 6.00 m dal p.c.. Lo spostamento puntuale è di circa 15 mm;
• inclinometro I3 :fin dalla prima misura di esercizio il tubo risulta interrotto dal movimento alla profondità di 6.50 m;
• inclinometro I4:fin dalla prima misura di esercizio il tubo risulta interrotto dal movimento alla profondità di 4.50 m.

Nel 2017 sono stati installati tre strumenti integrativi del sistema (SI3N, SI4N, SI7), per i quali allo stato attuale (aprile 2020) non si riscontrano ancora deformazioni indotte da movimenti profondi.


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Penetrometro, relazione geologica, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiocanalette superf.Non realizzati
Drenaggiotrincee drenantiNon realizzati
Rinforzotiranti-ancoraggiRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
328797Indagini geognostiche per la messa in sicurezza degli edifici e della S.P. in Reg. Garabello.Andrea Piano2013