SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 006-00005-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Alessandria
Ultimo aggiornamento: 2015-09-17
Comune: Castelletto d'Erro
Località: C. dei Dugli

DESCRIZIONE GENERALE

Un settore del versante esposto a nordest ubicato in posizione intermedia tra le località C. dei Dugli e C. del Mutin, è caratterizzato da una morfologia tipica dei movimenti franosi.
Nel mese di febbraio del 1997 si sviluppò una parziale attivazione della parte medio-alta che causò la distruzione di un tratto della strada comunale Nuora e l'interruzione di una conduttura dell'acqua potabile.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 11 novembre 2015: sopralluogo conoscitivo, rilievo fotografico e analisi della strumentazione di monitoraggio.

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:10BFotogramma:135


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: febbraio 2015

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Si tratta di uno scivolamento planare che si sviluppa all'interno del substrato roccioso.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 1997/02/01 e il 1997/02/09

Fonti: archivi,


CAUSE

Erosione fluviale base versante, materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti, orient. sfavorev. discont. prim., precipitaz. brevi ed intense

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il settore di versante sul quale si è verificata la frana è contraddistinto da un generale disordine morfologico che ha portato alla cartografazione di altri due fenomeni oltre a quello qui descritto (schede Sifrap 006-00004-00 e 006-70747-00), posti nelle immediate vicinanze e probabilmente di tipologia analoga.
La frana in esame si caratterizza per forme già evolute nella parte medio-bassa e per un aspetto più incipiente nella parte alta.
La parziale riattivazione verificatasi nel mese di febbraio del 1997 si caratterizzava per una scarpata di distacco alta circa 10 metri, formata da due pareti principali subverticali aventi direzione 130° collegate da una parete della lunghezza di circa 25 metri con direzione 210°. La traslazione del corpo di frana si è verificata lungo un piano di scivolamento con direzione di immersione di circa 12° ed inclinazione prossima ai 15°; lo spostamento del materiale è stato dell'ordine dei 30 metri. (fonte 186659)
La movimentazione complessiva verificatasi in occasione dell'evento del 1997 è stimabile in 10000 metri cubi (fonte 184178).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 370
Quota unghia Qt (m): 270
Lungh. orizz. Lo (m): 240
Dislivello H (m): 100
Pendenza (°): 23
Testata: Parte media del versante - Unghia: Parte media del versante
Azimut movim. (°): 40
Area totale A (m2): 23547
Larghezza La (m): 95
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m):
Esposizione: NE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La formazione in questione è costituita da arenaria grigia alternata ritmicamente a marna e marna argillosa grigio azzurra.
Nella zona interessata dalla frana gli strati rocciosi sono caratterizzati da immersione variabile tra i 340° e i 15° e inclinazione compresa tra 3° e 30°; il substrato roccioso si trova quindi in una situzione giaciturale a franapoggio rispetto all'esposizione del versante.
Sulla base dei sondaggi effettuati sono state effettuate le seguenti osservazioni:
- in tutti i sondaggi è presente una coltre superficiale costituita da limi e limi sabbiosi e argillosi il cui spessore varia da 2,4 metri a 7.4 metri;
- al di sotto della coltre superficiale sono presenti marne e marne siltose con intercalati livelli sabbioso-arenacei;
- in tutti i sondaggi sono stati individuati livelli arenacei molto fratturati e talvolta passanti a sabbia all'interno dei quali, verosimilmente, si sviluppa la circolazione delle acque sotterranee.
(fonte 186659)

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI CORTEMILIAArenaria grigia in strati di 10 - 40 cm con strutture da corrente interne e basali, ritmicamente alternata a marna e marna argillosa grigio - azzurra con frequenti frustoli vegetali, in strati di ugual potenza; si intecala sabbia grigio - giallastra in strati di spessore variabile, soprattutto nella parte superiore. Langhiano - Aquitaniano.

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2680Infrastrutture di servizioacquedottigrave1997/02/011997/02/09Interruzione di una conduttura di acqua potabile (fonte 184178).
246Stradecomunalegrave1997/02/011997/02/09Asportazione di un tratto di circa 30 metri della Strada Comunale Nuora (fonte 184178).

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
1CTEACastelletto d'ErroDuglio - S.C.NuoraNON ATTIVO


Data ultimo aggiornamento descrizione:2016-09-28

In seguito all'attivazione parziale della frana nel febbraio del 1997, venne predisposto un sistema di monitoraggio costituito complessivamente da 2 tubi inclinometrici e da 2 piezometri; il monitoraggio era finalizzato non solo al controllo della frana descritta nella presente scheda ma anche di quella limitrofa verso sudest, censita con il codice Sifrap 006-00004-00.
L'inclinometro destinato al controllo della frana in esame, denominato 1 (codice I1CTEA0; profondità 20 m), era collocato subito a valle della nicchia di distacco e a lato del fianco sinistro del fenomeno verificatosi nel 1997, in prossimità della carreggiata della strada comunale Nuora; questo strumento venne misurato per un breve periodo (dal marzo 2000 al maggio 2004) perché successivamente risultò distrutto da interventi antropici.
L'inclinometro 1 fu rimpiazzato da un nuovo strumento denominato 1bis (codice I1CTEA2; profondità 18 m, lettura effettuata per motivo ignoto fin dall'origine fino a 12 m).
La misura di origine del tubo 1bis risale al mese di ottobre del 2004, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di settembre del 2015; in seguito è risultato non accessibile perché coperto da terreno.
Nel periodo di attività i tubi inclinometrici non hanno evidenziato deformazioni ascrivibili ad una dinamica di tipo gravitativo.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: La circolazione delle acque sotterranee avviene lungo vie preferenziali create dalle discontinuità presenti, convogliandosi preferibilmente nei livelli arenacei o marnoso siltosi intensamente fratturati che verosimilmente presentano buona continuità laterale.
(fonte 186659)

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Inclinometri, piezometri

INTERVENTI

La relazione di sopralluogo della Regione Piemonte effettuata a seguito dell'attivazione del 1997 (fonte 184178) affermava l'impossibilità di mettere in sicurezza il versante e consigliava di mantenere il divieto di accesso all'area anche in virtù del fatto che le frazioni circostanti risultano servite da altre strade comunali.
Nel corso del sopralluogo effettuato il 11 novembre 2015 si è constatato che la zona in frana è stata oggetto di interventi di rimodellamento e che la strada è stata ritracciata.

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
332883Sistemazione dissesti idrogeologici (S.C. Noira - Mottino)Wanda Olivieri, Mauro Olivotti, Ivano Campagno2012
186659Fenomeno di dissesto franoso in localita` Duglio - S.C. NuoraStefania Monti, Citiemme s.r.l.1999
333064Rete strumentale di controllo del dissesto franoso Citiemme s.r.l.1999
184178Richiesta sopralluogo per movimento franoso su Strada Comunale Nuora.Carlo Piccini1997