SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 006-00183-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Alessandria
Ultimo aggiornamento: 2016-02-16
Comune: Acqui Terme
Località: C. Bagnoli

DESCRIZIONE GENERALE

Il versante settentrionale del Monte Stregone, ubicato in destra idrografica del Fiume Bormida e al cui piede occidentale sorgono i Bagni termali di Acqui Terme, è noto da tempo per la sua propensione a sviluppare frane di scivolamento traslativo.
Le prime notizie storiche relative a frane verificatesi in questa zona, risalgono alla fine del 1400 quando vennero distrutti due mulini e fu coinvolto lo stabilimento dei Bagni. Tra gli episodi franosi di maggior rilievo vanno considerati quello del 1679, che causò la distruzione ed il seppellimento degli stabilimenti delle terme, quello del 1876, che provocò la distruzione di ville e la perdita di vite umane, e quello del 1907, che determinò ad ovest della loc. Froncino la rovina di un'osteria e la morte dei suoi 5 occupanti.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 22 febbraio 2016: analisi dei luoghi e della strumentazione di monitoraggio esistente, rilievo fotografico.

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:8BFotogramma:128


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: febbraio 2001

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree,

Descrizione: L'ampio settore di versante esposto a nord del Monte Stregone deve la sua evoluzione morfologica principalmente a fenomeni franosi di scivolamento planare; lo stadio di attività è per lo più avanzato, soprattutto in relazione alla parte occidentale dell'area in frana mentre lo stato, tenendo conto dei dati e delle conoscenze a disposizione (analisi fotointerpretative, dati interferometrici, dati di monitoraggio, assenza di attivazioni significative almeno negli ultimi 30 anni), è quiescente.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: 1907-04-06 (Data certa)Data compresa tra il 1907/04/06 e il 1907/04/06

Fonti: documenti storici,


CAUSE

Materiale debole, precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio, materiale fratturato, orient. sfavorev. discont. prim.

SEGNI PRECURSORI

Fenditure, fratture, cedimenti


GEOMORFOLOGIA

L'esteso settore di versante perimetrato in frana può essere suddiviso su basi morfologiche in due zone: una orientale di forma trapezoidale, dove hanno sede C. Bagnoli e Froncino, connotata da caratteri tipicamente ascrivibili alla dinamica gravitativa come avvallamenti e rigonfiamenti, bruschi cambi di pendenza, scarpate e dalla presenza di un fenomeno franoso storico (cfr. scheda 006-71323-00); una occidentale di forma triangolare, sede del Borgo Bagni e soprastante gli stabilimenti delle Terme, in cui il modellamento indotto dai fenomeni franosi è più marcato, ma di più difficile interpretazione a causa della copertura arborea diffusa.
Il limite tra le due aree, nella parte medio inferiore, è definito da una netta scarpata per lo più rettilinea.
La zona occidentale è probabilmente quella che ha prodotto le attivazioni storiche note ed in particolare quella del 1679 e quella del 1907 (cfr. schede 006-00184-00 e 006-71325-00).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 350
Quota unghia Qt (m): 150
Lungh. orizz. Lo (m): 500
Dislivello H (m): 200
Pendenza (°): 22
Testata: In cresta - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 290
Area totale A (m2): 478000
Larghezza La (m): 825
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: SE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La giacitura dell'ammasso roccioso appare sostanzialmente coerente con quella regionale con assetto monoclinale e immersione della stratificazione verso nord con angoli compresi tra i 5° ed i 15°.
Si configura quindi per i luoghi in esame un assetto a franapoggio.
Nel corso dell'esecuzione dei tubi inclinometrici S1 e S2 la stratigrafia desunta rispetto al piano campagna è la seguente:

S1: da 0,0 a 5,5 metri coperture superficiali; da 5,5 a 16,2 metri arenaria fratturata corrispondente al corpo di frana; oltre 16,2 metri substrato in posto costituito da arenarie marnose compatte.
S2: da 0,0 a 2,0 metri coperture superficiali; da 2,0 a 30,0 metri arenaria fratturata corrispondente al corpo di frana; oltre 30,0 metri substrato in posto costituito da arenarie marnose compatte.

(fonte 186496)


rappresentato da arenarie fratturate, è stato individuato a partire rispettivamente da 5,5 e 2 metri di profondità rispetto al piano campagna; fino alla profondità di 16 e 30 metri

(fonte 186496)

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI CREMOLINOAlternanze più o meno regolari di strati arenacei o sabbiosi e strati marnosi. Le areanarie presentano abbondanti impronte di fondo tra cui palaeodictyon, lamellibranchi e gasteropodi. MIOCENE INF.

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0

Edifici coinvolti: 0 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
1ACQBAcqui TermeBagniNON ATTIVO


Data ultimo aggiornamento descrizione:2016-09-14

Il sistema di monitoraggio del settore di versante a monte della zona dei Bagni era costituito in origine da 2 inclinometri (S1, S2) e da un piezometro la cui gestione attualmente non è più in carico ad Arpa Piemonte.
La misura di origine risale al mese di settembre del 2004, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di settembre del 2016 per S1 e nel mese di aprile del 2007 (successivamente lo strumento non è più risultato accesibile poiché coperto da terreno).
Nel periodo di attività i due strumenti non hanno manifestato particolari deformazioni in profondità riconducibili alla dinamica gravitativa, ma solo un'anomalia nel tubo S1 a 13,50 metri di profondità; occorre però sottolineare che la scarsa profondità del tubo inclinometrico, pari a 20 metri, potrebbe non essere sufficiente ad intercettare un eventuale piano di scivolamento.

Nella parte occidentale del vasto areale in frana è presente un sistema di monitoraggio inclino-piezometrico DMS, costituito da tre postazioni, gestito direttamente dall'Amministrazione Comunale.
Considerata la presenza del sistema di misura DMS di proprietà comunale e la scarsa significatività dell'inclinometro mauale presente, le misure da parte di Arpa sono state interrotte nell'autunno 2016.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: Settori di versante
Le sottili coltri eluvio colluviali che ricoprono il corpo del rilievo collinare non sono normalmente sede di un acquifero permanenente, mentre possono verificarsi fenomeni di accumulo di corpi idrici più o meno duraturi nel tempo entro gli accumuli disarticolati e caotici di roccia e termini variamente alterati ben estesi in profondità, quali i corpi di paleo frana come quello qui investigato. Il substrato litoide intatto, è a sua volta sporadicamente sede di un secondo acquifero che vi
scorre sia per permeabilità intrinseca del litotipo (permeabilità di tipo primario) che per fratturazione di origine tettonica (permeabilità di tipo secondario). La soggiacenza di questa seconda falda non è determinabile a priori ma usualmente si colloca tra i 40 ed i 60 m rispetto al locale p.c..

Settori di fondo valle
Le successioni alluvionali sovrastanti il substrato litoide della zona interessata, sono solitamente sede di un sistema acquifero in cui i livelli a predominante grossolana sono sede di scorrimento preferenziale, mentre eventuali livelli più francamente limo argillosi funzionano da isolamento e protezione della falda.
Data la presenza al di sotto dei livelli alluvionali del top del basamento litoide che è assai meno permeabile delle soprastanti serie alluvionali l’acquifero in questione si configuracome confinato alla base per contrasto di permeabilità; non essendo poi tale base impermeabile uniforme usualmente si rinvengono acquiferi a maggiore produttività laddove una depressione nel substrato impermeabile (incisioni di paleoalvei o depressioni di origine tettonica) individua una direzione di deflusso ipogeo preferenziale, mentre assai minore è la produttività di questi acquiferi laddove il substrato impermeabile si innalza. La soggiacenza di questa prima falda non è prevedibile con esattezza a priori ma usualmente
si mantiene tra i 5 ed i 10 m rispetto al locale p.c..

(Fonti: 186496)

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Inclinometri, relazione geologica, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
332824Carta geomorfologica, dei dissesti, della dinamica fluviale e del reticolo idrografico minoreMarco Orsi2014
186496Adeguamento studi geologici a supporto del vigente P.R.G. comparto Monte Stregone versante nord e sottostante Zona BagniMarco Orsi2004
181194Comune di Acqui terme - Elaborazione dati d`archivio relativi ai processi geologiciRoberto Oberti, Anna Maria Ziliani, Franca Trucco1994
16791Eventi alluvionali e frane nel bacino della Bormida. Studio retrospettivoDomenico Tropeano1989
190284Le frane nei dintorni di AcquiG. De Alessandri1907
15751L`OSTERIA DEI "PESCI VIVI" SEPOLTA DA UNA FRANA1907