SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 006-00635-01

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Alessandria
Ultimo aggiornamento: 2023-07-25
Comune: Cabella Ligure
Località: Montaldo di Cosola - Ovest

DESCRIZIONE GENERALE

L’intero versante di Cosola è interessato da un esteso corpo di frana, che conferisce al territorio una morfologia ad acclività variabile, con tratti in controtendenza e brusche rotture di pendio; la frana di Cosola è in buona parte allo stato quiescente, ma ha subìto alcune importanti riattivazioni in tempi relativamente recenti.
La dinamica della messa in posto del potente corpo detritico, che interessa la zona, è legata all'interazione di movimenti gravitativi sovrapposti, parzialmente erosi e successivamente riattivati con meccanismi anche differenti, prevalentemente di colata e più limitatamente di scivolamento. Il meccanismo originario principale responsabile, comune anche al settore di Montaldo, è ascrivibile a debris flow in fasi successive conseguenti al trasporto di ingenti quantità di detriti derivanti molto probabilmente dall'evoluzione di una antica frana di tipo traslazionale planare originatasi dalla rottura in cerniera del fianco di una piega antiforme coricata. L’aspetto più evidente del dissesto idrogeologico è dato dalle frane (in genere colamenti) che interessano porzioni superficiali della copertura.

Per maggiori dettagli si rimanda alla scheda Sifrap di III livello:
https://webgis.arpa.piemonte.it/Web22/sifrap/iii_livelli/Cabella.pdf




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte
- 18/04/2023: riprese fotografiche

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 2002

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, dati da Satellite,

Descrizione: Il meccanismo originario (messa in posto della paleocorpo di frana) principale responsabile, è ascrivibile a debris flow in fasi successive conseguenti al trasporto di ingenti quantità di detriti derivanti molto probabilmente dall'evoluzione di una antica frana di tipo traslazionale planare originatasi dalla rottura in cerniera del fianco di una piega antiforme coricata. Il materiale franoso depositatosi sul versante fino al fondo valle è stato rimodellato dall'azione erosiva dei torrenti e rii che scendono dal versante portando all'attivazione di dissesti localizzati. Tutto il corpo stabilizzatosi tende a ad avere un comportamento plastico tipo colamento lento collegato ad eventi meteorologici di importante entità che vanno ad influire sulla falda presente nell'ammasso detritico impostata al contatto corpo detritico-substrato roccioso in posto.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: 1993-11-23 (Data certa)Data compresa tra il 1993/11/23 e il 1993/11/23

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

La posizione prossimale del bacino di Cosola e la natura rocciosa dei litotipi del sustrato geologico determinano una elevata acclività dei versanti, configurando un paesaggio tipicamente montano-appenninico. L’acclività favorisce una elevata energia di versante: per questo motivo il settore di Cosola è particolarmente affetto da dissesti gravitativi e da marcati fenomeni di dinamica torrentizia. L'ossatura geologica, caratterizzata da una sequenza flyschioide intensamente fratturata ha contribuito, nel contesto meteoclimatico che caratterizza questo settore dell'Appennino, ad accrescere le coperture di versante attraverso processi di alterazione, disgregazione e trasporto, responsabili del modellamento attuale dei pendii. La presenza di paleocorpi di frana influenza le forme del paesaggio, con i caratteristici cambi di pendenza a monte degli accumuli e con l’interruzione dei versanti mediante forme rilevate tipicamente separate da incisioni torrentizie. La morfologia si presenta da mediamente a molto acclive (dorsale compresa tra il Rio Carpi ed il Rio di Montaldo) con tratti in contropendenza e brusche rotture di pendio in corrispondenza degli abitati di Aie, di Montaldo. Le forme di modellamento recente ed attuale sono da ascrivere soprattutto all’azione dilavante ed erosiva delle acque e ai processi gravitativi di versante, che evidenziano lo stato di degradazione e l’instabilità delle formazioni rocciose.Il reticolo idrografico locale presenta un pattern di tipo subparallelo dendritico scarsamente gerarchizzato che risente dell'andamneto geologico strutturale della zona.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 1290
Quota unghia Qt (m): 750
Lungh. orizz. Lo (m): 1600
Dislivello H (m): 540
Pendenza (°): 19
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 200
Area totale A (m2): 0
Larghezza La (m): 460
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 35.00
Esposizione: SW


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La geologia della zona è caratterizzata da terreni del Cretaceo-Peleocene della Formazione dei Calcari dell'Antola che presenta, nelle serie tipica deIl'Antola, una polenza di circa 2000 m.
Dal punto di vista litologico si tratta di un flysch marnoso argilloso appartenente alle coltri alloctone delle Liguridi. La sequenza di Cosola è caratterizzalta da una successione che presenta il graduale passaggio verso l’alto da calcarenite a marna calcaerea e argilliti, con le marne comprese nell' orizzonte argillitico.
Dall'anallsi della frequenza percentuale dei litolipi rilevata de Abbate-Sagri (1967) relativamente ad una sequenza di 57,1m di Montalto di Cosola risulta:
a- calcareniti 21%
b- marne calcaree 49%
c- marne 13%
d- argilliti 17%
I quattro termini fanno parte di un'unica sequenza deposizinale di tipo torbiditica con passaggio dai termini più grossolani e di alta energia di trasporto ai termini più fini relativi a condizioni di basso
energia. Le calcareniti sono di colore grigio chiaro, generalmente gradate, o laminazione parallela e convoluta presentano uno spessore medio di 25 cm.
Le marne argillose sono di colore grigio chiaro talvolta nocciola caratterizzate da un tenore in carbonati superiore al 50%. le marne argillose passano verso l’alto a orizzonti marnosi con spessore medio poco superiore al metro.
Talvolta sono presenti marne calcaree intervallate da orizzonti argillitici. Le marne calcaree in strati con potenza media di 30 cm di colore grigio scuro al taglio fresco, presentano un contenuto medio in carbonati pari al 70%. Gli orizzonti argillitici si presentono ricchi di materiale carbonioso, con laminazione parallelo e convoluta. Lo spessore degli orizzonti è in media inferiore ai 10 cm. La potenza e frequenza percentuale degli orizzonti argillitici All’interno delle sequenze flishoidi aumenta verso il top della formazione, in corrispondenza della fascio superiore del versante del M. Ebro dove si ho il passaggio al Membro di Bruggi (Abbate, Sagri) che costituisce una variazione laterale di facies dei Calcari dell’Antola. Le analisi sulle frequenze percentuali dei litotipi indicano:
a - calcareniti 7%
b - marne calcaree 50 %
c - marne 10 %
d - argilliti 30 %
Per quanto riguarda il contenuto paleontologico studi effettuati dai Ibbeken sulla formazione hanno rilevato la presenza di microfaune o globigerine, gumbeline, globotruncane e spicole di spugna che non consentono una determinazione cronologica dettagliata.

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DEL MONTE ANTOLATorbiditi calcareo-marnose in strati spessi e molto spessi di calcareniti a forte componente silicoclastica, di marne, di marne calcare e di argilliti marnose alternate a strati sottili e molto sottili di argilliti emipelagiche (Flysch ad Elmintoidi Auctt.)

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
1967Nuclei/centri abitaticase sparsenon valutabile
1968Stradeprovincialenon valutabile

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: localizzate Falda: in pressione acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: S

STATO DELLE CONOSCENZE
Relazione geologica

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione
Sistemazioni idraulico-forestalibriglie o soglieRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
244554Comune di Cabella Ligure, localita` Aie e Montaldo di Cosola. Integrazione del piano di protezione civile mediante procedure di sorveglianza e monitoraggio strumentale Citiemme s.r.l., Marco Lavezzo, M. Cattaneo2006
243518Indagini geognostiche movimento franoso Loc. Montaldo di Cosola - Alluvione novembre 1994Luigi Foglino1997