Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
L'abitato di Casalbusone, che sulla base del sopralluogo effettuato pare caratterizzato principalmente da seconde case, è stato edificato sull'accumulo di una frana classificabile come colamento lento. Il monitoraggio inclinometrico attivo dal 2011 evidenzia la continua attività di questo fenomeno.
La parte della frazione che più è danneggiata dai movimenti gravitativi è quella centrale a valle della grande fontana; in tale area sono segnalate da tempo lesioni importanti a carico degli edifici che, almeno in due casi, hanno portato alla necessità di abbatere le strutture perchè pericolanti e non più recuperabili.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 29/07/2014: sopralluogo congiunto con Regione Piemonte e Amministrazione Comunale in seguito ad emissione di cinematismo 3
- 18/04/2023: verifica dello stato attuale della frana e degli inclinometri presenti, riprese fotografiche
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:10C | Fotogramma:236 |
Tipo di movimento principale: colamento "lento"
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 17/01/2023
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Fenomeno di colamento lento che risulta essere attivo soprattutto in corrispondenza dell'abitato di Casalbusone e, come si può dedurre dall'analisi dei dati del monitoraggio inclinometrico, della parte di versante a monte dell'edificato. In linea con la tipologia del fenomeno non si rilevano parossismi di movimento, ma piuttosto una deformazione dei terreni più o meno costante che causa lesioni progressivamente più gravi alle infrastrutture antropiche.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, imbibizione/disseccamento, materiale collassabile
La frana si caratterizza per una forma concava ben evidente a partire dal coronamento e fino poco a valle della strada comunale, indicativamente in corrispondenza della quota di 810 m s.l.m.; nell'abitato di Casalbusone proprio in prossimità dell'asse della concavità, che funge da concentramento delle acque nel sottosuolo, sono ubicati gli edifici con più problemi di stabilità.
Quota corona Qc (m): 885 |
Quota unghia Qt (m): 760 |
Lungh. orizz. Lo (m): 394 |
Dislivello H (m): 125 |
Pendenza (°): 18 |
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 339 |
Area totale A (m2): 47651 |
Larghezza La (m): 146 |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 36.00 |
Esposizione: NW |
Inquadramento geologico: Nel nuovo rilievo CARG la formazione che caratterizza il substrato viene definita come:
Torbiditi calcareo-marnose in strati spessi e molto spessi di calcareniti a forte componente silicoclastica, di marne, di marne calcaree e di argilliti marnose al ternate a strati sottili e molto sottili di argilliti emipelagiche. Sequenza di Bouma Td-e, Tc-e e più raramente Tb-e.
Campaniano Sup. - Maastrichtiano
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DEL MONTE ANTOLA | La formazione che costituisce il substrato di questa zona è rappresentata dai Calcari di Monte Antola. Si tratta di calacari marnosi, marne calcaree e marne argillose, in sequenze ritmicamente ripetute, talora a base calcarenitica; argilloscisti e arenarie straterellate, marnoscisti e calcari marnosi di tipo ardesiaco. Paleocene-Turoniano. Carta Geologica d'Itala, Foglio 83-Rapallo |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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95 | Nuclei/centri abitati | centro abitato minore | grave | Un fabbricato appare gravemente lesionato, numerose fessure passanti disarticolano l'intero edificio, rendendolo inabitabile. Il quadro fessurativo, presente da tempo, è peggiorato dopo le piogge del novembre 2002; nel gennaio 2003 il Sindaco ha dichiarato l'edificio inagibile. Secondo quanto riferito dal Sindaco e da alcuni residenti il fabbricato era stato consolidato in passato dai proprietari tramite sottomurazioni e tirantature (Fonte 186766). In data successiva al sopralluogo del 2003 l'edificio è stato demolito; sulle fotografie aeree del 2010 il fabbricato non è più visibile. | ||
3102 | Nuclei/centri abitati | centro abitato minore | grave | Sulla relazione del sopralluogo del 10 settembre 2003 effettuato da un geologo di Arpa Piemonte è inclusa una cartografia che segnala lesioni sull'edificio in esame. Dal confronto tra la suddetta cartografia, supportata da quanto si osserva sulle fotografie aeree del 2000, e la situazione attuale emerge che la metà nordoccidentale del fabbricato è stata abbattuta; tale fatto è avvenuto prima del 2010 come testimoniano le fotografie aeree di quell'anno. | ||
3103 | Strade | comunale | non valutabile | Deformazione e lesione della carreggiata. |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 1 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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1MGLB | Mongiardino Ligure | Casalbusone | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-01-17
Il fenomeno è monitorato mediante tre colonne inclinometriche che si spingono fino a 40 metri di profondità, a lettura manuale semestrale, a ciascuno dei quali è associato un piezometro con acquisizione continua del dato di soggiacenza.
I1MGLB1 (I1), I1MGLB2 (I2) e I1MGLB3 (I3) sono ubicati rispettivamente a monte, al centro e a valle dell'abitato.
La lettura di origine degli inclinometri risale al 11/01/2013, l'ultimo rilievo è stato effettuato il 17/01/2023.
Nel periodo di misurazione I1 ha messo in luce una superficie di movimento ben individuata a circa 5 m dal p.c. con spostamento totale di circa 20 mm e I2 ha evidenziato la presenza di una netta superficie di scivolamento a 4,5 m di profondità dal p.c. che ha raggiunto l'entità di circa 55 mm; il terzo inclinometro, I3, è caratterizzato da numerose anomalie non associabili con precisione a movimenti gravitativi.
Descrizione: L'esistenza di due piezometri posti nel cortile a monte dell'abitazione più danneggiatta (demolita tra il 2003 e il 2010, n.d.r.) indica la presenza di una falda che tende a stabilizzarsi a circa 7 metri di profondità nei periodi siccitosi e che risale a circa 2 metri a seguito di periodi di intensa piovosità. A conferma di tali osservazioni i fabbricati ubicati in prossimità ed a valle di quelli lesionati presentano vistose tracce di impregnazioni d'acqua nelle murature, anche in periodi di scarsa piovosità, e abbondanti venute d'acqua nelle cantine in occasione di precipitazioni intense. (fonte 185095)
Al contrario di quanto riportato il piezometro attualmente misurato nel centro dell'abitato (P1MGLB2 - Pz2), per il periodo 2011-2023 evidenzia soggiacenze massime di 15 metri rispetto al piano campagna.
Da segnalare la presenza di una grande fontana proprio a monte del sito che ospitava una grande abitazione ormai abbattuta (cfr. danno con ID 95).
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Nel 1998, grazie ad un finanziamento di 80 milioni di lire erogato dall'Assessorato Regionale OO.PP. in seguito all'evento alluvionale del 1994, il Comune di Mongiardino realizzò alcune opere consistenti essenzialmente in due ordini di dreni suborizzontali ed alcuni sondaggi attrezzati con piezometro. Gli interventi non sembrano aver sortito alcun risultato apprezzabile. Nell'edificio più lesionato vennero pure installati quattro misuratori di fessure collegati ad una centralina per la lettura, ora fuori uso (Fonte 186766).
In occasione del soprallugo effettuato dai tecnici ARPA il 29/07/2014 si è constatato che i drenaggi sub-orizzontali, installati negli anni ’90, risultano completamente intasati e non più funzionanti.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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Mitigazione danni | demolizioni | Realizzati |
Drenaggio | dreni suborizz. | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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332789 | Piano di Protezione Civile Intercomunale - Comuni della Val Borbera. Relazione tecnica | Enrico Parodi, Carlo Bidone, Fabrizio Massimelli | |
185095 | Relazione di sopralluogo in seguito a movimento franoso in comune di Mongiardino Ligure (Al) | Roberto Oberti | |
310222 | Lavori di indagini geognostiche per monitoraggio in località Casalbusone comune di Mongiardino Ligure (AL) | Ingegneria & controlli S.r.l. | 2010 |
186766 | Comune di Mongiardino Ligure. Relazione sopralluogo in Localita` Casalbusone. | Carlo Troisi | 2003 |