Le piccole frazioni di Rovello Superiore e di Rovello Inferiore sono ubicate sul versante in destra idrografica del Rio Fabio; gli edifici dei due borghi sono stati realizzati su una dorsale, posizione di relativa sicurezza rispetto a dissesti di tipo gravitativo che interessano gran parte dei versanti di questa zona. Tuttavia a valle di Rovello Inferiore sono presenti alcuni edifici, indicati sulla cartografia ufficiale come Cascina di Gildo, compresi in una estesa frana per colamento lento. Ciò nonostante le strutture sono in buone condizioni statiche, solo a tratti affette da lievi fessurazioni.
L'area è soggetta a monitoraggio inclinometrico dal 2009.

Nel Piano di Protezione Civile Intercomunale della Val Borbera gli abitati di Rovello Inferiore e di Rovello Superiore sono stati classificati come "Aree a pericolosità geologica tale da imporre interventi di riassetto territoriale" (Fonte: 332789).

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi vari
-25 luglio 2006: a seguito della segnalazione prot. 609 del 5 aprile 2006 da parte del Comune di Mongiardino Ligure, si è svolto un sopralluogo congiunto tra rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, consulenti del Comune ed il dirigente responsabile del Settore regionale Protezione Civile, nel corso del quale è stata visitata la zona presso la frazione di Rovello Inferiore e gli edifici ivi esistenti (Fonte: 332816)

Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte
- 5 aprile 2023: visita conoscitiva, riprese fotografiche

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:s7D

Fotogramma:n131

Tipo di movimento principale: colamento "lento"

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 07/2020

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Colamento lento tipico di quest'area delle colline alessandrine.

Attivazione principale:

Fonti:

La frana in esame interessa una fascia di versante posta nella parte bassa in destra idrografica del Rio Fabio e nella parte alta in sinistra idorgafica; il dissesto si sviluppa su una lunghezza di quasi 2 km ed è ampio circa 200 m.
Gli edifici in frana denominati Cascina di Gildo occupano un ripiano attorniato per lo più da campi coltivati.

Inquadramento geologico: I sondaggi effettuati per la messa in posa degli strumenti di monitoraggio eveidenziano la presenza di un substrato litoide costituito da calcare marnoso intensamente fratturato ed argilliti marnose alterate ed ossidate a profondità comprese tra 15 e 17 m dal p.c. su cui poggiano terreni incoerenti costituiti da clasti e ciottoli calcareo marnosi in martice limosa debolmente sabbiosa.
Il substrato appartiene alla formazione delle Argilliti di Pagliaro.

Data ultimo aggiornamento descrizione:2021-07-20

Il sistema di monitoraggio, costituito da due verticali inclinometriche che raggiungono la profondità di 30 m dal p.c e da due piezometri, è stato realizzato nel 2009 con contributo di € 45'000,00 da parte del Settore Protezione Civile della Regione Piemonte.
Lo strumento I1MGLA1 (I1) è posto in posizione di controllo dell'abitato, al di fuori del fenomeno franoso, mentre I1MGLA2 (I2) è situato all'interno della perimetrazione del corpo di frana.
Gli inclinometri sono misurati dal mese di maggio del 2009, l'ultimo rilievo risale al mese di luglio del 2021; attualmente la cadenza delle letture è biennale.
Il sistema non ha misurato spostamenti significativi fino all'ultima lettura di esercizio analizzata; si segnala unicamente una debole deformazione continua alla profondità di 5.00 m di profondità rispetto al piano campagna che attualmente si attesta sui valori di circa 6.1 mm rispetto alla misura di origine.

I dati PSinSAR disponibili, situati in corrispondenza dell'abitato, non evidenziano movimenti significativi.

Descrizione:

Nel 2004 (cfr. Bollettino Ufficiale n. 42 del 21/10/2004) lungo il Rio Fabio, che borda il piede della zona in frana al di sotto dell'abitato, sono stati effettuati lavori di consolidamento per un importo pari a 75.000 euro.