Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
L'abitato di Celio è ubicato sul versante sinistro idrografico rispetto al Torrente Borbera e si sviluppa tra le quote di 510 e 540 m s.l.m.. La parte centro-orientale dell'edificato ricade all'interno di un esteso fenomeno franoso evoluto che si origina a circa 700 m di quota nel territorio di Cabella Ligure e si esaurisce nel fondovalle Borbera ad una quota di circa 450 m; più precisamente la porzione della frazione citata sopra si colloca nella zona di apice del grande accumulo della frana. Le problematiche di stabilità di alcuni edifici di Celio, emerse soprattutto a partire dall'evento alluvionale del settembre/ottobre1993, sono conseguenti alla destabilizzazione di materiali di accumulo dotati di scadenti caratteristiche geomeccaniche in risposta ad eventi di pioggia significativi; gli effetti registrati nel tempo sono stati fessurazioni a carico di un edificio ubicato nella parte orientale della frazione e fratture del terreno che sono arrivate a lambire un'abitazione posta nella parte centro-meridionale di Celio. Per tali motivi a partire dal 1996 la zona è controllata mediante un monitoraggio di tipo inclinometrico.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte
17 dicembre 2002: ubicati i nuovi strumenti realizzati ad est della borgata
10 novembre 2005: valutazione della strumentazione di monitoraggio
5 aprile 2023: analisi dello stato attuale della frana
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:7D | Fotogramma:131 |
Tipo di movimento principale: colamento "lento"
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 17/07/2023
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: La frana censita, in un momento del passato non precisabile, prese avvio come scivolamento, ma, data la natura dei litotipi coinvolti a componente prevalente argilloso-limosa, si sviluppò secondo un movimento per colata.
Allo stato attuale i movimenti gravitativi sono di natura secondaria, si sviluppano cioè sul corpo della frana antica e quindi, a seconda dei settori coinvolti, sono anche di natura differente; generalmente le attivazioni si verificano in seguito ad eventi di pioggia significativi.
La zona orientale del paese è costruita all'apice dell'accumulo della frana; le problematiche che caratterizzano questa zona si sviluppano per destabilizzazione dei materiali di accumulo della frana principale comme avvenne nel corso dell'alluvione dell'autunno del 1993. Risale probabilmente a quel periodo l'evidente scarpata secondaria visibile nella cartografia, probabilmente favorita anche dallo scalzamento al piede dato dall'azione del Torrente Borbera (fonte 181779).
La zona occidentale del borgo è ubicata fuori frana, ma è lambita dalla scarpata sinistra della frana. Data l'acclività dei terreni e il richiamo esercitato da un sottostante rio minore, affluente di sinistra del Borbera, è minacciata da frane con principale modalità di movimento per scivolamento. Nella cartografia è riportata la traccia del dissesto che si sviluppò sempre nel 1993 e arrivò a minacciare un'abitazione.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|---|---|---|
1 | 1993/09/23 | attendibile | Il movimento franoso presente a valle della frazione (n.d.r. - a est dell'abitato) si è riattivato anche a causa dell'estesa erosione al piede accentuata dalla piena eccezionale del Torrente Borbera durante l'evento alluvionale del 23 settembre 1993; ulteriori successivi movimenti hanno provocato !'evoluzione di alcune porzioni di versante che sono collassate per colata nell'alveo del torrente. Le evidenze morfologiche del movimento sono apprezzabili sino ad un centinaio di metri dall'abitato della frazione ed hanno interessato un fabbricato rustico isolato adibito a deposito. (fonte 181779) Nella zona sud dell'abitato anche un edificio è stato lambito da fessurazioni del terreno conseguenti all'evento alluvionale. (fonte 181786) |
Attivazione principale: Data compresa tra il 1993/09/23 e il 1993/09/23
Fonti: documenti storici,
Materiale debole, erosione fluviale base versante, precipitaz. brevi ed intense
N.d.
La zona di distacco, completamente vegetata, e quella di transito sono connotate da una scarsa gerarchizzazione del reticolo idrografico definito da due impluvi poco incisi nella parte alta che si raccordano intorno alla quota di 580 m. Alla quota di circa 650 m è evidente la presenza di una contropendenza.
L'accumulo della frana si sviluppa tra la parte orientale del borgo ed il fondovalle Borbera. Verso il torrente, il versante presenta un'acclività media del 15-20 %, mentre localmente in corrispondenza del settore apicale del pendio, ove si collocano gli edifici, la pendenza risulta prossima al 30% (fonte 187666). Spostandosi da monte verso valle la morfologia osservabile diviene più tormentata, caratterizzata da ondulazioni e serie successive di avvallamenti e rigonfiamenti; approsimativamente alla quota di 490 m è evidente la presenza di una scarpata secondaria che ha ribassato parte dell'accumulo, probabilmente riferibile all'alluvione del 1993.
Quota corona Qc (m): 700 |
Quota unghia Qt (m): 455 |
Lungh. orizz. Lo (m): 1500 |
Dislivello H (m): 145 |
Pendenza (°): 9 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 30 |
Area totale A (m2): |
Larghezza La (m): 300 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: N |
Inquadramento geologico: L'area di Celio è caratterizzata dalla presenza della formazione delle Argilliti di Pagliaro, come evidenziato nel Foglio Geologico Voghera n. 71.
La litologia degli affioramenti nella zona circostante la frazione di Celio, confermata dai sondaggi eseguiti, è caratterizzata da livelli argillosi, marne calcaree e calcari marnosi. Solo i livelli calcareo-marnosi più profondi presentano caratteristiche meccaniche buone e probabilmente non sono stati ancora interessati da frane. La giacitura media degli strati ha direzione intorno a NW-SE ed immersione prevalente verso SW; Ie inclinazioni variano tra 5° e 10°. A copertura del substrato è in genere presente una coltre di origine eluvio-colluviale di spessore di ordine da decimetrico a decametrico, funzione delle locali condizioni di acclività ed esposizione dei versanti oltre che del coinvolgimento degli stessi da situazioni di dissesto più o meno eclatanti. Localmente sul pendio immediatamente a ridosso dell'abitato la coltre risulta rimaneggiata e inglobante materiali di scarto e residui di vecchi manufatti in pietra e in laterizio (Fonti: 187666 e 187673).
Formazione | Descrizione |
ARGILLITI DI PAGLIARO | Alternanze di strati calcarei, calcareo-marnosi e banchi argilloso-marnosi di colore nerastro; questi ultimi diventano più potenti nella parte superiore. Eocene medio- Paleocene. |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
720 | Nuclei/centri abitati | centro abitato minore | medio | 1993/09 | 1993/09 | Il movimento franoso interessante parte della frazione di Celio si è riattivato in modo consistente durante gli eventi alluvionali del settembre-ottobre 1993, provocando tra l'altro una vistosa fessurazione nel terreno che è andata a lambire l'edificio di proprieta Zanassi-Zunino, oggetto di immediata ordinanza di sgombero (Fonti: 181786). |
2222 | Nuclei/centri abitati | centro abitato minore | grave | 1993/09/23 | 1993/09/23 | Si è riscontrata la presenza, nell'abitazione dei signori Gatti, di numerose lesioni che si potrebbero ricondurre a cedimenti differenziati dei terreni di fondazione; sono riconoscibili alcune lesioni verticali che separano le diverse fasi di costruzione dell'immobile ed è apprezzabile un abbassamento più accentuato verso la stradina che costeggia un lato del fabbricato. Si ritiene opportuno intervenire con legature della struttura a varie altezze e con una sottofondazione delle murature portanti lesionate previa preventiva indagine geognostica. Nell'immediato è stato consigliato all'Amministrazione Comunale di emanare un'ordinanza di inagibilità cautelativa in caso di movimenti apprezzabili del quadro fessurativo oppure a seguito di piogge intense e persistenti di carattere eccezionale (Fonti: 181779). |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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1RCLA | Rocchetta Ligure | Celio | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-07-17
In corrispondenza dell'abitato di Celio a partire dal 1996 è stato realizzato un sistema di monitoraggio costituito da inclinometri e piezometri. Per quanto riguarda l'analisi di eventuali movimenti in profondità le valutazioni si basano su 3 inclinometri: I1RCLA0 (S2) e I1RCLA1 (S4) ubicati a sud dell'edificato e I1RCLB0 (S1) installato a est della frazione le cui profondità sono comprese tra 18 e 22 metri (l'indagine su S4 viene effettuata però solo fino a 11,5 m).
La misura di origine è stata effettuata il 07/11/1996 per S2 e S4, il 30/07/2002 per S1; l'ultima misura di esercizio risale al 17/07/2023.
Nel periodo di studio S1 ha registrato un movimento alla profondità di 5,5 m con uno spostamento complessivo di 6,5 mm in oltre 20 anni; gli altri strumenti hanno evidenziato anomalie non ascrivibili con certezza al movimento dei terreni.
L'indagine PSInSAR (relativa al periodo 1992-2001) nel dataset discendente (summer) mostra un unico riflettore ricadente nell'area in frana che ha registrato un allontanamento lungo la LOS con velocità di 2 mm/y. Tale riflettore ricade in prossimità della zona orientale dell'abitato interessato dalla riattivazione della frana in conseguenza dell'evento di pioggia dell'autunno1993.
Descrizione: Il grado di permeabilità primaria delle formazioni individuate è modesto; possono comunque verificarsi processi di circolazione idrica profonda legati alla permeabilità secondaria dell'ammasso (per fratturazione). Nei materiali costituenti le unità di copertura è invece possibile l'instaurarsi di una falda di tipo superficiale, limitata inferiormente dal substrato, alimentata direttamente dagli apporti meteorici ricadenti sul bacino di competenza e da eventuali provenienze per filtrazione dal substrato, che può avere influenza notevole sulla stabilità dei materiali rimaneggiati. (Fonti: 187666)
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: S |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Probabile realizzazione di un muro fondato su micropali e tirantato a protezione dell'abitazione lesionata nella parte orientale della frazione (fonte 181779).
Evacuazione cautelativa dell'abitazione lambita da fratture nel terreno nella parte meridionale della frazione (fonte 181786). Sempre in questa area del dissesto è stata realizzata in passato una paratia di micropali a difesa delle abitazioni e della strada comunale. (fonte 187666)
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Mitigazione danni | evacuazione | Realizzati |
Sostegno | muri | n.d. |
Sostegno | pali | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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309999 | Sopralluogo effettuato da Lanza/Allasia (CNR) 17/12/2002 | 2002 | |
187666 | Sistemazione movimento franoso in localita` Celio | Massimo Tuberga, Carlo Renati | 2002 |
181786 | Comune di Rocchetta Ligure - Movimento franoso in localita` Celio | Roberto Oberti | 1997 |
181779 | Comune di Rocchetta Ligure - Fr. Celio - Segnalazione situazione di pericolo ad edificio di civile abitazione di proprieta` Gatti. | Roberto Oberti | 1997 |
187673 | Indagini geologiche relative al movimento franoso verificatosi in localita` Celio (Rocchetta Ligure) | Elio Guerra | 1996 |