Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il settore di versante è stato, in passato, sede di fenomeni gravitativi di scivolamento planare e, anche se l'area coinvolta dall'antico fenomeno franoso non è delimitabile con certezza (a causa dell'azione di rimodellamento del versante indotta dal tempo e dalle pratiche agricole), si può tuttavia intuire il rilassamento locale del terreno che ha facilitato il movimento franoso del 1981-82 (fonte: 1230).
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:8B | Fotogramma:118 |
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: 11/02/2001
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:
Descrizione: La frana, durante il movimento, ha effettuato una rotazione in senso orario, il cui centro di rotazione è posto sull'estremità destra della scarpata di coronamento. La superficie di scorrimento è coincidente con il giunto di strato (fonte: 1230).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 1981 e il 1982
Fonti: archivi,
Orient. sfavorev. discont. prim.
Dalle foto aeree del 1954 e del 1976 si può vedere un certo grado di alterazione dell'area considerata la quale ha certamente favorito il "crollo" del 1981-1982. La zona franata ha goduto della resistenza che agiva sull'attuale superficie di scivolamento e di quella fornita dal versante, fino a quando non si è formata la discontinuità sede ora della scarpata subverticale di distacco. L'area franata è delimitata da una discontinuità (306/84), ha due lati liberi da ogni vincolo; un piccolo corso d'acqua è presente all'estremità dell'area. Si è notata la presenza di una circolazione idrica diffusa, favorita da un ruscello porpio a finaco del perno di roto-traslazione e da infiltrazioni d'acqua lungo tutta la frattura di distacco (fonte: 1230).
Quota corona Qc (m): 265 |
Quota unghia Qt (m): 195 |
Lungh. orizz. Lo (m): 241 |
Dislivello H (m): 70 |
Pendenza (°): 16 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 8 |
Area totale A (m2): 19600 |
Larghezza La (m): 170 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 7.00 |
Esposizione: NW |
Formazione | Descrizione |
MARNE DI CESSOLE | Dalla Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000: marna e marna argillosa grigio-azzurra con frequenti intercalazioni di arenarie e sabbie grigio-gialle. |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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40014 | Comportamento meccanico delle marne in relazione ai fenomeni franosi nel territorio delle Langhe piemontesi | Ferruccio Forlati, Claudio Scavia, R. Berardi, A. Vallarino | 1995 |
1230 | Predisposizione in automatico di carte della pericolosità connesse alla stabilità dei versanti: individuazione dei parametri geometrici e meccanici significativi | Csi - Piemonte, Claudio Scavia, Giuseppe Galliano | 1993 |
40013 | Definizione di un modello geomeccanico dei fenomeni di instabilita` per scivolamento planare tipici delle Langhe piemontesi | Ferruccio Forlati, Claudio Scavia, F. Campagnoni, R. Berardi, R. Passalacqua | 1993 |
2770 | Programma speciale Langhe - schede di rilevamento | Regione Piemonte - Direzione Regionale dei Servizi Tecnici e Prevenzione | 1993 |