Il fenomeno franoso, in corrispondenza del suo coronamento, coinvolge la frazione di Cerreto di Molo.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:3B

Fotogramma:70

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 11/02/2001

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree, monitoraggio, dato storico,

Descrizione: Si tratta di un tipico fenomeno franoso planare in cui il movimento si verifica lungo superficie di strato; Un insieme di fratture ha interessato il settore di versante in corrispondenza
dell’abitato; le dislocazioni sono perlopiù verticali, con rigetti sino a 30 – 50 cm.
Nel settore alto del versante i movimenti hanno provocato gravi lesioni di tre fabbricati residenziali e di alcune pertinenze; nel settore basso del versante si segnalano lesioni della sede della strada comunale. L’insieme delle fratture definisce un settore di versante di circa 100 x 100 m palesemente interessato dal movimento. Un fabbricato rurale posto al centro di tale settore non mostra lesioni apparenti, segno che il settore di cui sopra è probabilmente traslato in un unicum. La traslazione totale ha comunque avuto entità piuttosto contenuta, probabilmente inferiore al metro. Per quanto osservato il piede della zolla traslata si colloca poco a valle della strada comunale di accesso alla frazione; ove si sono sviluppati piccoli fenomeni franosi rotazionali e collassi di scarpate secondarie.

Attivazione principale: Data compresa tra il 2002/11/26 e il 2002/11/26

Fonti: archivi,

La parte sommitale della frana ha subito una marcata riattivazione il 26 novembre 2002, riproponendo situazioni simili già verificatesi nel passato (ottobre 2000).
In quella occasione un insieme di fratture ha interessato il settore di versante in corrispondenza dell'abitato. Le dislocazioni osservate sulle fratture erano perlopiù verticali, con rigetti sino a 30-50 centimetri. Il fenomeno ha causato il grave lesionamento di 3 fabbricati residenziali e ha prodotto fratture sulla sede stradale; l'insieme delle fratture definisce un settore di versante di circa 100 x 100 metri palesemente interessato dal movimento (fonte 327499).

Inquadramento geologico: Il substrato roccioso è rappresentato dalla Formazione di Monastero dell'Oligocene superiore. Si tratta di alternanze di argille marnose, arenarie in strati sottili e passate conglomeratiche; nella porzione superiore e media le arenarie diventano prevalenti e si presentano in strati e in banchi; alla base sono localmente presenti marne argillose grigio-verdastre (dallla Carta Geologica d'Italia - Foglio Voghera n° 71).

Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-08-28

Installazione nel febbraio 2005 di un sistema d monitoraggio al fine di controllare:
-gli spostamenti orizzontali profondi visti come indicatori dei fenomeni deformativi degli strati dell’ammasso alle
profondità riconosciute come sedi di potenziale instabilità, mediante le colonne inclinometriche su cui eseguire
campagne sistematiche di letture;
-le oscillazioni delle falde viste come fenomeni premonitori dell’aumento di mobilità del versante, mediante misurazioni
continue nelle verticali piezometriche;
-gli spostamenti superficiali in prossimità della nicchia di distacco con lo scopo di rilevare la mobilità del corpo di frana
tramite le misure eseguite in continuo da un estensimetro a filo.
Sono stati realizzati:
-3 inclinometri profondi 20m (carotaggio continuo) ubicati sia amonte che sul corpo di frana;
-3 piezometri profondi dai 15m (Pz2 e Pz3) e 20m (Pz1) attrezzati ognuno con trasduttore di pressione per valutare le oscillazioni della falda freatica;
-1 estensimetro a filo ubicato a cavallo della nicchia principale.

Descrizione:

Intervento di messa in sicurezza abitato loc. Cerreto di Molo fondi FSC 2000-2006 € 285541 (D.D. 23 ottobre 2017, n. 3449)