Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il 12 aprile 1934, dopo una serie di segni premonitori (evidenziatisi già a partire dal 1930) che spinsero l’Amministrazione Comunale ad installare una serie di «spie» sia sulle pareti del Castello sia su alcune fratture apertesi nel terreno, il versante fu coinvolto da un esteso fenomeno gravitativo di tipo rototraslazionale in seno al substrato che comportò la morte di 10 persone. Furono sepolte 5 abitazioni, 34 furono temporeneamente sgomberate, si ebbe una parziale ostruzione del torrente Dorzegna e l’asportazione di un tratto della strada per la frazione Sasso. La scarpata e l'accumulo di frana hanno dato origine nel tempo ad una serie di crolli (Fonte: 316797).
Metodologie utilizzate: Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: 02/2012
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione:
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale: 1934-04-12 (Data certa)Data compresa tra il 1934/04/12 e il 1934/04/12
Fonti: archivi, documenti storici,
Materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti, orient. sfavorev. discont. prim.
Quota corona Qc (m): 380 |
Quota unghia Qt (m): 300 |
Lungh. orizz. Lo (m): 150 |
Dislivello H (m): 80 |
Pendenza (°): 28 |
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 126 |
Area totale A (m2): 12317 |
Larghezza La (m): 98 |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): |
Esposizione: SE |
Inquadramento geologico: L’area si colloca su terreni appartenenti alla Formazione di Monasterolo, riferita all’Oligocene, costituita da alternanze di argille marnose, arenarie in strati sottili e passate conglomeratiche. La giacitura degli strati è caratterizzata da una debole pendenza verso SE; sul versante in esame la stratificazione presenta un andamento a franapoggio.
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DI MONASTERO | Alternanze di argille marnose, arenarie in strati sottili e passate conglomeratiche; nella porzione superiore e media le arenarie diventano prevalenti e si presentano in strati e in banchi; alla base sono localmente presenti marne argillose grigio-verdastre; scarsa microfauna. Oligocene superiore. |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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99 | Nuclei/centri abitati | centro abitato minore | grave | 1934/04/12 | 1934/04/12 | In seguito al fenomeno del '34 furono sepolte 5 abitazioni e 34 temporeneamente sgomberate. |
121 | Beni culturali | monumenti | grave | 1934/04/12 | 1934/04/12 | il castello fu coinvolto nel '1934 da un’estesa frana. A seguito delle prime manifestazioni di instabilità del versante, su proposta dall’Ingegnere Capo del Genio Civile di Alessandria, furono demolirt la parte dei resti del castello che giacciono a valle della spaccatura fino a un metro circa dal suolo. Oggi, degli originari quattro torrioni che costituivano il castello, permane un’unica torre in precarie condizioni di stabilità (Fonte: 316797) |
2635 | Corso d'acqua | Deviazione corso d'aqua | non valutabile | 1934/04/12 | 1934/04/12 | In seguito al fenomeno del '34 il Dorzegna fu parzialmente ostruito |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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1GRNA | Grondona | Torre | NON ATTIVO |
Data ultimo aggiornamento descrizione:
Nell'area è presente un sistema di controllo sia sulla torre che lungo il versante costituito da:
-2 clinometri elettrici biassiali che registrano variazioni di verticalità;
-3 misuratori di giunti di tipo elettrico trasversali a tre fratture principali;
-1 termometro per correlare le misure strumentali con le variazioni termiche
-1 unità di acquisizione dati programmata per la lettura e la registrazione automatica (4 rilievi giornalieri) degli strumenti di misura, tutti dotati di trasduttore elettrico.
Lungo la scarpata di coronamento della frana del 1934, all’interno di fori suborizzontali ai piedi della torre, sono stati installati tre estensimetri monobase (lunghi 6 m) in fibra di vetro, collegati, tramite trasduttori elettrici, ad una centralina di acquisizione dati. Tali strumenti permettono il controllo in continuo della deformazione lungo l’asse dei fori e forniscono indicazioni per il dimensionamento tensionale di eventuali ancoraggi da impiegare per la sistemazione del versante. A monte della scarpata di frana è stato inoltre installato, all’interno di un foro di sondaggio
obliquo, un estensimetro di profondità a tre basi (di 10, 20 e 30 m) in fibra di vetro. Trasduttori elettrici consentono la misura automatica delle deformazioni dell’ammasso roccioso a tre diverse profondità. Il sistema è in carico direttamente all'Amministrazione Comunale.
Sul corpo di frana sono stati installate 2 colonne inclinometriche verticali, profonde 35 m e 2 colonne piezometriche, abbinate alle precedenti, profonde 24 e 20 m, le cui letture vengono effettuate da Arpa Piemonte. Ciascuna colonna è dotata di un trasduttore elettrico collegato ad una centralina di acquisizione dati che permette la registrazione in continuo ed automatica dei livelli di falda.
I dati strumentali raccolti a partire dal mese di giugno 1998 non hanno evidenziato movimenti né della torre né del versante. Le deboli variazioni registrate dagli strumenti presentano sempre un andamento ciclico del tutto confrontabile con le variazioni stagionali di temperatura. Anche le letture inclinometriche non hanno evidenziato movimenti in atto, tranne un anomalia rilevata intorno ai 5.5 m di profondità su I3 e alla profondità di 21.5 m dal p.c. su I4. Le ultime letture, relative al febbraio 2012, non hanno evidenziano ulteriori incrementi dell’anomalia.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Le condizioni di stabilità della torre e del sottostante versante costituiscono un serio rischio per la sicurezza dell’abitato. Gli interventi realizzati sono per lo più mirati alla riprofilatura del versante, alla regimazione delle acque superficiali ed alla realizzazione, a monte dell’abitato, di un rilevato paramassi per il contenimento di eventuali crolli (Fonte: 316797).
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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316797 | Consolidamento geotecnico e controlli strumentali di alcune importanti torri medioevali in Piemonte | Carlo Troisi, Andrea Lazzari, Valter Peisino | 2000 |
243499 | Comune di Grondona localita` Torre - Sistemazione idrogeologica capoluogo e frazioni | Luigi Priano, Luigi Marenco | 2000 |