Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il settore di versante in sinistra idrografica del Fiume Tanaro, che culmina con i rilievi collinari denominati Sant'Ilario e San Defendente, è interessato da un esteso fenomeno franoso; all'interno dell'area in frana sono ubicate numerose abitazioni ed anche l'abitato di Pietra Marazzi al piede orientale del fenomeno. I dati storici indicano il ripetersi di piccoli e medi dissesti che in diverse occasioni hanno danneggiato le abitazioni presenti.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte
- 27/04/2023: valutazione dello stato di fatto, riprese fotografiche
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:185 | Fotogramma:6598 |
Tipo di movimento principale: colamento "lento"
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: marzo 2023
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Lento movimento accompagnato da deformazioni plastiche e talora differenziate del versante; idati storici indicano il ripetersi di piccoli e medi dissesti che in diverse occasioni hanno danneggiato le abitazioni presenti.
La morfologia del versante non lascia individuare particolari tracce dei passati fenomeni dissestivi verificatisi (l'area risulta in parte urbanizzata e per lo più coltivata). Le uniche evidenze morfologiche che possono mettere in guardia sono rappresentate dalle numerose ondulazioni e contropendenze presenti lungo il versante.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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1 | 1977/10/07 | attendibile | Locali riattivazioni della frana |
2 | 1978/03/15 | attendibile | Nella zona della collina di Sant’Ilario si rilevano danneggiamenti a causa di grossi smottamenti di terreno. |
Attivazione principale:
Fonti:
Materiale collassabile, superfici di taglio preesistenti, precipitaz. brevi ed intense
Contropendenze, lesioni dei manufatti, inclinaz. pali o alberi
L'area in oggetto presenta andamenti dolci, tipici di substrati poco coerenti e facilmente alterabili. Il versante mostra spesso ondulazioni e rigonfiamenti che ne rendono il profilo irregolare e che possono essere ricondotti a scivolamenti planari o rotazionali avvenuti in concomitanza di ingenti precipitazioni piovose.
Le ondulazioni si manifestano principalmente in corrispondenza dei settori in cui il substrato è attribuibile al Complesso Indifferenziato che, coerentemente con la natura dei sedimenti che lo costituiscono, appare maggiormente soggetto a fenomeni di fluidificazione.
Quota corona Qc (m): 185 |
Quota unghia Qt (m): 90 |
Lungh. orizz. Lo (m): 795 |
Dislivello H (m): 95 |
Pendenza (°): 7 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 135 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 745 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: SE |
Inquadramento geologico: L’area collinare del Monferrato Orientale, appartenente al Bacino Terziario Piemontese, è dominata da una struttura allineata N-S, estesa dalla zona di Pecetto di Valenza a nord, fino alla Fraz. Pavone a sud, probabilmente collegata con il Bacino Pliocenico di Alessandria al di sotto dei depositi recenti della piana alluvionale. La Carta Geologica d’Italia, in scala 1:100.000, la riporta come "anticlinale disarmonica di tipo diapiroide", lungo l’asse della quale affiora un complesso indifferenziato argilloso-marnoso a frammenti calcarei, di probabile origine tettonica, nonchè nuclei eocenici appartenenti alla formazione delle Marne di Monte Piano e lembi oligocenici riferibili alla formazione delle Arenarie di Ranzano.
Ad est ed ad ovest di questa struttura affiorano altre formazioni tipiche del Monferrato Orientale, ovvero, allontanandosi progressivamente dall’asse centrale, la formazione delle Marne di S.Agata Fossili (Miocene), i Conglomerati di Cassano Spinola (Pliocene inferiore), le Argille di Lugagnano (Pliocene) e le Sabbie di Asti (Pliocene superiore).
(fonte 243845)
La zona direttamente interessata dal dissesto descritto nella presente scheda è caratterizzata da un substrato marnoso ascrivibile alla formazione delle Marne di Sant'Agata Fossili. I materiali di copertura quaternari, per lo più depositi eluvio-colluviali, in genere non superano lo spessore di 1,5 metri (fonte 187602).
Formazione | Descrizione |
MARNE DI SANTAGATA FOSSILI | Marne più o meno sabbiose, grigio azzurre, con locali intercalazioni sabbioso-conglomeratiche nella parte inferiore; abbondante macrofauna a gasteropodi. Messiniano- Tortoniano |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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727 | Nuclei/centri abitati | centro abitato maggiore | lieve | Diverse case dell'abitato di Pietra Marazzi risultano lesionate. | ||
729 | Infrastrutture di servizio | linee elettriche | non valutabile | Linee elettriche con pali inclinati | ||
728 | Strade | comunale | medio | Diverse strade intercomunali (loc. S.Ilario-S.Defendente) presentano diffusi corrugamenti |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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1PMZA | Pietra Marazzi | S. Defendente | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-03-03
Il sistema di controllo del fenomeno che interessa gran parte dell'abitato di Pietra Marazzi è costituito da 6 verticali inclinometriche di lunghezza compresa tra i 25 e i 30 metri che vengono misurate manualmente a cadenza semestrale e da due piezometri dotati di acquisitore in continuo.
Le misure inclinometriche hanno preso avvio il 12 ottobre 2004, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata il 3 marzo 2023.
Relativamente alla strumentazione inclinometrica, a partire dal 2011, gli strumenti I3 e I4 hanno cominciato ad evidenziare una deformazione rispettivamente alla profondità di 14 m e 3 m che alla data dell'utilma misura ha raggiunto uno spostamento di 45 mm e 13 mm. Gli altri inclinometri non presentano deformazioni ascrivibili a movimenti del terreno.
Nel periodo di misura dei livelli della prima falda i piezometri in continuo hanno evidenziato un andamento stagionale in cui il massimo viene raggiunto nel periodo primaverile; le oscillazioni del livello di falda rispetto al piano campagna si attestano nel range 0-5 m per Pz1 e 2-5,5 m per Pz2.
Descrizione:
Sorgenti: localizzate | Falda: in pressione | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: S | ruscellamento concentrato: N |
Nel periodo compreso tra il 1985 e il 2000 in questo settore sono stati realizzati degli interventi di consolidamento delle strade mediante l’installazione di drenaggi sub-orizzontali che si dipartono a ventaglio sul versante confluendo in appositi fossi recettori posti a fianco delle massicciate stradali. Tale intervento, unitamente a quello che ha visto la realizzazione di nuovi fossi di raccolta delle acque in calcestruzzo al bordo di alcune massicciate stradali presenti in questo settore ha certamente avuto un’azione mitigatrice nei confronti degli effetti prodotti dalle intense precipitazioni in questo settore.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Drenaggio | canalette superf. | Realizzati |
Drenaggio | trincee drenanti | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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40004 | Il fenomeno franoso di località San Defendente-Sant'Ilario nel comune di Pietra Marazzi (AL) | Rossella Vigna | 2004 |
187605 | Sistema di controllo del movimento franoso presso la frazione S.Defendente nel Comune di Pietramarazzi (AL) - Progetto definitivo-esecutivo | Carlo Troisi, Raffaele Perrone | 2003 |
187602 | Sistema di controllo del movimento franoso presso la frazione S.Defendente nel Comune di Pietramarazzi (AL) - Progetto preliminare | Carlo Troisi, Raffaele Perrone | 2002 |
243845 | Quaderno n° 10 - Il dissesto idrogeologico nelle fonti storiche: l`esempio del comune di Pietramarazzi in provincia di Alessandria | Regione Piemonte - Settore Prevenzione del Rischio Geologico Metereologico e Sismico | 1997 |