Il versante immediatamente sottostante il Castello del comune di Montecastello è interessato da fenomeni franosi superficiali che si sviluppano per movimenti rotazionali con evoluzione in colamenti. Nella cartografia allegata al documento con codice 187626 sono riportate 4 frane distinte, ma nella perimetrazione Sifrap, in accordo con quanto contenuto nell'Atlante SCAI (fonte 30010), il dissesto è riportato come un unico perimetro che ingloba i singoli fenomeni. L'attivazione gravitativa più significativa di questa zona di versante e più in generale di tutte le situazioni di frana note tra gli abitati di Montecastello e Pietra Marazzi è riferibile alle intense piogge che si verificarono nella prima decade del mese di marzo del 1977; nel caso specifico si verificò un aggravamento della situazione di stabilità dopo le piogge del mese di marzo del 2011.
L'area sommitale, posta imemdiatamente a valle della Via del Castello, è stata interessata da interventi di stabilizzazione nel 1997 e ancora nel 2013.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 27 aprile 2023: analisi della situazione attuale, riprese fotografiche

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:185

Fotogramma:6597

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 27/04/2023

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Scorrimento rotazionale passante a colamento che interessa i terreni di riporto incoerenti, i terreni della copertura eluvio-colluviale e talvolta anche il substrato marnoso (Fonte 30010).

Attivazione principale: Data compresa tra il 1978/03/09 e il 1978/03/09

Fonti: pubblicazioni,

Nella zona sommitale, immediatamente sottostante la Via del Castello, è evidente l'impostazione concava del versante frutto dei ripetuti fenomeni franosi che si sono succeduti nel tempo; la morfologia del resto del pendio in frana non è visibile perchè mascherata da fitta vegetazione. Il fenomeno non presenta particolari evidenze di attività recente.

Inquadramento geologico: Il substrato sul versante in oggetto è costituito dalle rocce della formazione delle Marne di S. Agata Fossili; tali litotipi sono ricoperti da spessori variabili di coltri superficiali e materiali di alterazione, che risultano più potenti in corrispondenza di pregressi accumuli gravitativi.

Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-03-02

Nell'abitato di Montecastello è attivo un monitoraggio inclinometrico costituito attualmente da 5 inclinometri a lettura periodica manuale posizionati in varie zone dell'abitato. L'unico strumento significativo per il dissesto in oggetto è l'I1MTCA2 (S3) che si trova immediatamente a monte della parte sinistra del coronamento e che quindi svolge la funzione di controllo di un eventuale retrogressione del dissesto; da segnalare tuttavia che la natura superficiale del dissesto determina una scarsa significatività della misura inclinometrica.

Le misure inclinometriche sono effettuate dal settembre del 1999 (misura di origine), l'ultima misura effettuata risale a marzo del 2023.
Le deboli anomalie registrate rientrano nel campo dell'errore strumentale.

Descrizione: Nel settore sommitale non si rinvengono venute sorgentizie persistenti, ma si osservano solo pozzi cisterna. (fonte 332892)
Le sequenze litologiche che affiorano sul versante sono caratterizzate da valori di permeabilità medio-bassi, con una coltre di alterzione caratterizzata da modesti valori di coesione che viene destabilizzata facilmente dalle maggiori precipitazioni meteoriche. (fonte 187626)

Gli interventi previsti e messi in atto riguardano la stabilizzazione della parte sommitale del dissesto che impatta direttamente con la strada comunale Via del Castello ubicata a ridosso del coronamento.
Nel documento 187626 datato 1997 era sottolineata la necessità di eseguire un sostegno mediante una palificata in legname a due pareti e il contenimento della scarpata con rete metallica, georete e grata in legno.
Nel documento 332892 datato 2013 si intende che la zona sommitale in dissesto è stata interessata complessivamente da tre lotti di opere sostanzialmente analoghi che hanno previsto la realizzazione di:
- berlinese fondata su micropali e tirantata a sostegno del ciglio o del piede della scarpata;
- rete a maglie romboidali di consolidamento del versante sottostante l'opera di sostegno;
- geobiostuoie e idrosemina per accelerare il ripristino della copertura vegetale.