Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il fenomeno farnoso è situato nel comune di Fabbrica Curone (AL), in corrispondenza della frazione di Caldirola, all’altezza del Villaggio La Gioia, ad una quota di circa 1150 m s.l.m..
Il dissesto si origina alla quota di 1400 m circa fino alla quota di 950 m s.l.m. ha una lunghezza di 1450 m e una larghezza di circa 500 m per un’area complessiva di circa 0,95 Kmq circa. L’abitato del Villaggio La Gioia sorge nella zona di accumulo, dove l’acclività passa dagli oltre 30° ai 20° circa.progetto definitivo/esecutivo delle opere di consolidamento ed estensione dell’impianto di monitoraggio del movimento franoso località Caldirola – La Gioia” (Fonti: 244795)
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:5D | Fotogramma:19 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2010
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Il fenomeno di dissesto, considerato complesso, con una componente di scivolamento di tipo rotazionale che diventa traslazionale, è caratterizzato da velocità piuttosto lente ma costanti, intervallate da accelerazioni, imputabili ad intense precipitazioni. L’apporto di notevoli quantità d’acqua non risulta infatti smaltibile dalle naturali vie di filtrazione. Si verifica perciò una progressiva imbibizione del terreno con saturazione degli strati più profondi dello stesso. Quanto sopra causa in genere, specialmente nei pendii come questo in esame, l’aumento delle pressioni interstiziali, oltre che per saturazione, per l’instaurarsi di un regime di filtrazione con conseguente diminuzione delle tensioni efficaci responsabili della stabilità del versante.
Il piano di scorrimento si genera solitamente al contatto tra copertura più permeabile e substrato, come nella fattispecie. (Fonti: 244795).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|---|---|---|
1 | 1994/11 | attendibile | |
1 | 2000/11 | attendibile | |
1 | 2002/11 | attendibile |
Attivazione principale: Data compresa tra il 1993 e il 1993
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile
La zona di nicchia è completamente rinverdita e non presenta fessurazioni fresche e ondulazioni. Scendendo di quota di una cinquantina di metri, nella zona di pendio adibita a pista da sci, è stata individuata una serie di terrazzette di frana distanti una ventina di metri circa le une dalle altre, impostate su quello che comincia ad essere il corpo frana. Nella zona di accumulo dove sono presenti diverse abitazioni, i segni dell’attività del dissesto sono più evidenti, manifestandosi con l’apertura di fessurazioni sui muri delle abitazioni, con rigonfiamenti dei muri perimetrali delle proprietà private e delle opere di sostegno della rete pubblica viaria. Rilevante morfologicamente è anche la presenza di un rio anonino che costeggia il corpo di frana a ovest. Il suo particolare andamento può essere ricondotto ad uno sbarramento, con la sua successiva deviazione, per la presenza del corpo della frana che si estende dalla cima del versante fino a quota 950 m. Questa particolare condizione comporta una tendenza del rio all’infossarsi e conseguentemente ad erodere, provocando una ulterione situazione di instabilità per la porzione di terreno su cui sorgono le costruzioni ubicate nella zona monitorata (Fonti: 244795).
Quota corona Qc (m): 1434 |
Quota unghia Qt (m): 955 |
Lungh. orizz. Lo (m): 1416 |
Dislivello H (m): 479 |
Pendenza (°): 19 |
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 45 |
Area totale A (m2): 950000 |
Larghezza La (m): 570 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: NE |
Inquadramento geologico: L'area è compresa nella Formazione dell'Antola e precisamente nel Membro di Bruggi, che si può riassumere come un'alternanza di strati calcareo-marnosi, calcarenitici, arenacei e marnoso-argillosi (Paleocene-Cretacico), il tutto coperto da uno strato superficiale, costituito da terreno di riporto, prevalentemente sabbioso, con clasti di calcare e frammenti di laterizi con spessore variabile dal metro al metro e mezzo. L'esame dei logs ottenuti dai sondaggi geognostici permette di individuare al di sotto di tale stato di detrito:
- clasti e frammenti di calcare accompagnati inizialmente da sabbie limose e calcari marnosi alterati fino a 15 m di profondità;
- frammenti di calcare scagliettato a quota 15 m circa; limite lungo il quale è individuata la superficie di scivolamento;
- calcari e calcari marnosi, intercalati con livelli di argilliti, costituenti il substrato trovati oltre i 15m.
Analizzando i dati ottenuti dalle prove RQD, ricavati durante i sondaggi, emerge che il substrato non è propriamente compatto, ma si presenta spesso fratturato (Fonti: 244795).
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DELLALBIROLA | Calcari di monte Antola: alternanze ritmiche di strati calcareo-marnosi,calcareniti e arenacei, con più esigui strati marno-argillosi; alla sommità aumentano la potenza e la frequenza delle marne argillose (membro di Selvapiana della formazione dell'Albirola). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
660 | Nuclei/centri abitati | case sparse | grave | Gravi lesioni ad un edificio con conseguente evacuazione dei residenti. Danneggiato l'Albergo Alpino ora inagibile, in particolare sono state riscontrate alcune fratture sulle pareti e la deformazione della porta con la vetrata rotta (Fonti: 244795). | ||
2018 | Strade | provinciale | non valutabile | Danneggiata la strada provinciale che unisce il concentrico al fondovalle, causando un dissesto generalizzato, con evidenti rigonfiamenti e crepe nei muri posto a sostegno della strada (Fonti: 244795). |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 1 privati,
Edifici a rischio: 2 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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1FBCA | Fabbrica Curone | Caldirola | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-10-31
Le misure inclinometriche sono effettuate dal luglio del 1999 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è del maggio 2019. Gli strumenti posti sul fianco destro della frana registrano un movimento a una profondità compresa tra gli 11 e i 15 m, la velocità massima è stata rilevata tramite lo strumento I1FBCA0 ed è pari a circa 22,5 mm/y. In tale strumento sono installate due sonde fisse alle profondità di 15 e 20 m, bloccate all'interno del tubo per eccessva deformazione dello stesso. A quest'ultima profondità è stata registrata una forte accelerzione in concomitanza con l'evento meteorico dell'aprile del 2009.
L'inclinometro I1FBCA3, posto al centro del corpo di frana, registra un movimento più profondo, a circa 41 m, con una velocità di circa 4 mm/y.
Nel maggio 2017 sono state eseguite le misure di orgine su due strumenti, I1FBCA4 e I1FBCA5; nel primo sono state collocate nel settembre 2017 due sonde automatizzate su due superfici di movimento: la più profonda posta alla profondità di 19.50 m e quella più superficiale posta a 14.50 m da p.c.
Sullo strumento I1FBCA5, la misura eseguita a maggio 2019 non evidenzia, lungo l'intera asta inclinometrica, anomalie di movimento in atto.
L'indagine PSInSAR (periodo di riferimento 1992-2001) restituisce una serie di punti distribuiti più o meno uniformemente sull'abitato del Villaggio La Gioia. Di questi bersagli solo due, ubicati nella parte occidentale dell'abitato, registrano movimento. Nello specifico si tratta di un allontanamento lungo la LOS con velocità di circa 2 mm/y più a monte e di 5 mm/y più a valle.
Descrizione: Sono state rinvenute 3 sorgenti nel lato delimitato dal rio anonimo che costeggia l’abitato del Villaggio La Gioia; queste sono tutte captate. Una quarta è rinvenuta nella zona di accumulo tra alcune abitazioni; essa è individuata da un’opera muraria, quale un pozzo, più ad uso ornamentale che per fini di captazione.
Entro la copertura del substrato litoide, i valori piezometrici registrati individuano una falda di tipo libero direttamente alimentata dagli apporti meteorici, con soggiacenza che oscilla tra i 12 e i 14 metri dal piano campagna. L’apporto di notevoli quantità d’acqua non risulta smaltibile dalle naturali vie di filtrazione. Si verifica perciò una progressiva imbibizione del terreno con saturazione degli
strati più profondi dello stesso. Ciò causa in genere, specialmente nei pendii come questo in esame, l’aumento delle pressioni interstiziali, oltre che per saturazione, per l’instaurarsi di un regime di filtrazione con conseguente diminuzione delle tensioni efficaci responsabili della stabilità del versante. Il piano di scorrimento si genera solitamente al contatto tra copertura più permeabile e substrato, come nella fattispecie (Fonti: 244795).
Sorgenti: localizzate | Falda: in pressione | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: S |
Per ovviare tendenza ad infossarsi del rio anonimo (posto a ovest del corpo di frana), si è intervenuti con la realizzazione di nuove briglie, in aggiunta alle già esistenti (Fonti: 244795).
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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Movimenti di terra | riprofil., gradonatura | Realizzati |
Drenaggio | canalette superf. | Realizzati |
Sistemazioni idraulico-forestali | briglie o soglie | Realizzati |
Rinforzo | tiranti-ancoraggi | Realizzati |
Sostegno | muri | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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334229 | Monitoraggio località Caldirola. Sostituzione sonda inclinometrica cup:G44H400149002. RELAZIONE FINALE SUI LAVORI | Enrico Parodi | 2017 |
244795 | Studio geomorfologico dell'Alta Val Curone con particolare riguardo ai fenomeni franosi | Claudia Meisina, L. Pellegrini, Marco Trovo` | 2005 |
244805 | Carta delle frane in Val Curone (AL) | Marco Trovo` | 2005 |
222254 | Provincia di Alessandria - Evento alluvionale dell` 8- 13 Ottobre 1993 - elenco comuni colpiti dall`evento suddivisi per classi di gravita` | 1993 |