SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 006-51056-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Alessandria
Ultimo aggiornamento: 2018-05-14
Comune: Fabbrica Curone
Località: Villaggio La Gioia

DESCRIZIONE GENERALE

Il fenomeno farnoso è situato nel comune di Fabbrica Curone (AL), in corrispondenza della frazione di Caldirola, all’altezza del Villaggio La Gioia, ad una quota di circa 1150 m s.l.m..
Il dissesto si origina alla quota di 1400 m circa fino alla quota di 950 m s.l.m. ha una lunghezza di 1450 m e una larghezza di circa 500 m per un’area complessiva di circa 0,95 Kmq circa. L’abitato del Villaggio La Gioia sorge nella zona di accumulo, dove l’acclività passa dagli oltre 30° ai 20° circa.progetto definitivo/esecutivo delle opere di consolidamento ed estensione dell’impianto di monitoraggio del movimento franoso località Caldirola – La Gioia” (Fonti: 244795)



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:5DFotogramma:19


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2010

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Il fenomeno di dissesto, considerato complesso, con una componente di scivolamento di tipo rotazionale che diventa traslazionale, è caratterizzato da velocità piuttosto lente ma costanti, intervallate da accelerazioni, imputabili ad intense precipitazioni. L’apporto di notevoli quantità d’acqua non risulta infatti smaltibile dalle naturali vie di filtrazione. Si verifica perciò una progressiva imbibizione del terreno con saturazione degli strati più profondi dello stesso. Quanto sopra causa in genere, specialmente nei pendii come questo in esame, l’aumento delle pressioni interstiziali, oltre che per saturazione, per l’instaurarsi di un regime di filtrazione con conseguente diminuzione delle tensioni efficaci responsabili della stabilità del versante.
Il piano di scorrimento si genera solitamente al contatto tra copertura più permeabile e substrato, come nella fattispecie. (Fonti: 244795).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11994/11attendibile
12000/11attendibile
12002/11attendibile

Attivazione principale: Data compresa tra il 1993 e il 1993

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

La zona di nicchia è completamente rinverdita e non presenta fessurazioni fresche e ondulazioni. Scendendo di quota di una cinquantina di metri, nella zona di pendio adibita a pista da sci, è stata individuata una serie di terrazzette di frana distanti una ventina di metri circa le une dalle altre, impostate su quello che comincia ad essere il corpo frana. Nella zona di accumulo dove sono presenti diverse abitazioni, i segni dell’attività del dissesto sono più evidenti, manifestandosi con l’apertura di fessurazioni sui muri delle abitazioni, con rigonfiamenti dei muri perimetrali delle proprietà private e delle opere di sostegno della rete pubblica viaria. Rilevante morfologicamente è anche la presenza di un rio anonino che costeggia il corpo di frana a ovest. Il suo particolare andamento può essere ricondotto ad uno sbarramento, con la sua successiva deviazione, per la presenza del corpo della frana che si estende dalla cima del versante fino a quota 950 m. Questa particolare condizione comporta una tendenza del rio all’infossarsi e conseguentemente ad erodere, provocando una ulterione situazione di instabilità per la porzione di terreno su cui sorgono le costruzioni ubicate nella zona monitorata (Fonti: 244795).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 1434
Quota unghia Qt (m): 955
Lungh. orizz. Lo (m): 1416
Dislivello H (m): 479
Pendenza (°): 19
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante
Azimut movim. (°): 45
Area totale A (m2): 950000
Larghezza La (m): 570
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: NE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: L'area è compresa nella Formazione dell'Antola e precisamente nel Membro di Bruggi, che si può riassumere come un'alternanza di strati calcareo-marnosi, calcarenitici, arenacei e marnoso-argillosi (Paleocene-Cretacico), il tutto coperto da uno strato superficiale, costituito da terreno di riporto, prevalentemente sabbioso, con clasti di calcare e frammenti di laterizi con spessore variabile dal metro al metro e mezzo. L'esame dei logs ottenuti dai sondaggi geognostici permette di individuare al di sotto di tale stato di detrito:
- clasti e frammenti di calcare accompagnati inizialmente da sabbie limose e calcari marnosi alterati fino a 15 m di profondità;
- frammenti di calcare scagliettato a quota 15 m circa; limite lungo il quale è individuata la superficie di scivolamento;
- calcari e calcari marnosi, intercalati con livelli di argilliti, costituenti il substrato trovati oltre i 15m.
Analizzando i dati ottenuti dalle prove RQD, ricavati durante i sondaggi, emerge che il substrato non è propriamente compatto, ma si presenta spesso fratturato (Fonti: 244795).

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DELLALBIROLACalcari di monte Antola: alternanze ritmiche di strati calcareo-marnosi,calcareniti e arenacei, con più esigui strati marno-argillosi; alla sommità aumentano la potenza e la frequenza delle marne argillose (membro di Selvapiana della formazione dell'Albirola).

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
660Nuclei/centri abitaticase sparsegraveGravi lesioni ad un edificio con conseguente evacuazione dei residenti. Danneggiato l'Albergo Alpino ora inagibile, in particolare sono state riscontrate alcune fratture sulle pareti e la deformazione della porta con la vetrata rotta (Fonti: 244795).
2018Stradeprovincialenon valutabileDanneggiata la strada provinciale che unisce il concentrico al fondovalle, causando un dissesto generalizzato, con evidenti rigonfiamenti e crepe nei muri posto a sostegno della strada (Fonti: 244795).

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0

Edifici coinvolti: 1 privati,

Edifici a rischio: 2 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
1FBCAFabbrica CuroneCaldirolaArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-10-31

Le misure inclinometriche sono effettuate dal luglio del 1999 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è del maggio 2019. Gli strumenti posti sul fianco destro della frana registrano un movimento a una profondità compresa tra gli 11 e i 15 m, la velocità massima è stata rilevata tramite lo strumento I1FBCA0 ed è pari a circa 22,5 mm/y. In tale strumento sono installate due sonde fisse alle profondità di 15 e 20 m, bloccate all'interno del tubo per eccessva deformazione dello stesso. A quest'ultima profondità è stata registrata una forte accelerzione in concomitanza con l'evento meteorico dell'aprile del 2009.
L'inclinometro I1FBCA3, posto al centro del corpo di frana, registra un movimento più profondo, a circa 41 m, con una velocità di circa 4 mm/y.
Nel maggio 2017 sono state eseguite le misure di orgine su due strumenti, I1FBCA4 e I1FBCA5; nel primo sono state collocate nel settembre 2017 due sonde automatizzate su due superfici di movimento: la più profonda posta alla profondità di 19.50 m e quella più superficiale posta a 14.50 m da p.c.
Sullo strumento I1FBCA5, la misura eseguita a maggio 2019 non evidenzia, lungo l'intera asta inclinometrica, anomalie di movimento in atto.

L'indagine PSInSAR (periodo di riferimento 1992-2001) restituisce una serie di punti distribuiti più o meno uniformemente sull'abitato del Villaggio La Gioia. Di questi bersagli solo due, ubicati nella parte occidentale dell'abitato, registrano movimento. Nello specifico si tratta di un allontanamento lungo la LOS con velocità di circa 2 mm/y più a monte e di 5 mm/y più a valle.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: Sono state rinvenute 3 sorgenti nel lato delimitato dal rio anonimo che costeggia l’abitato del Villaggio La Gioia; queste sono tutte captate. Una quarta è rinvenuta nella zona di accumulo tra alcune abitazioni; essa è individuata da un’opera muraria, quale un pozzo, più ad uso ornamentale che per fini di captazione.
Entro la copertura del substrato litoide, i valori piezometrici registrati individuano una falda di tipo libero direttamente alimentata dagli apporti meteorici, con soggiacenza che oscilla tra i 12 e i 14 metri dal piano campagna. L’apporto di notevoli quantità d’acqua non risulta smaltibile dalle naturali vie di filtrazione. Si verifica perciò una progressiva imbibizione del terreno con saturazione degli
strati più profondi dello stesso. Ciò causa in genere, specialmente nei pendii come questo in esame, l’aumento delle pressioni interstiziali, oltre che per saturazione, per l’instaurarsi di un regime di filtrazione con conseguente diminuzione delle tensioni efficaci responsabili della stabilità del versante. Il piano di scorrimento si genera solitamente al contatto tra copertura più permeabile e substrato, come nella fattispecie (Fonti: 244795).

Sorgenti: localizzate Falda: in pressione acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: S

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, relaz. Sopralluogo, inclinometri, piezometri, estensimetri, clinometro, prog. esecutivo/definitivo, perforaz. Geognostiche, analisi geotecniche lab., misuratore di giunti

INTERVENTI

Per ovviare tendenza ad infossarsi del rio anonimo (posto a ovest del corpo di frana), si è intervenuti con la realizzazione di nuove briglie, in aggiunta alle già esistenti (Fonti: 244795).

Gruppo Tipo Realizzazione
Movimenti di terrariprofil., gradonaturaRealizzati
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Sistemazioni idraulico-forestalibriglie o soglieRealizzati
Rinforzotiranti-ancoraggiRealizzati
SostegnomuriRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
334229Monitoraggio località Caldirola. Sostituzione sonda inclinometrica cup:G44H400149002. RELAZIONE FINALE SUI LAVORIEnrico Parodi2017
244795Studio geomorfologico dell'Alta Val Curone con particolare riguardo ai fenomeni franosiClaudia Meisina, L. Pellegrini, Marco Trovo`2005
244805Carta delle frane in Val Curone (AL)Marco Trovo`2005
222254Provincia di Alessandria - Evento alluvionale dell` 8- 13 Ottobre 1993 - elenco comuni colpiti dall`evento suddivisi per classi di gravita`1993