Il versante in esame, su cui si sviluppa la frazione Lunassi, è interessato da un antico ed esteso fenomeno gravitativo complesso (Paleofrana). I ripetuti cedimenti della sede stradale, che collega il centro abitato al fondovalle, sono testimonianza delle frequenti riattivazioni al piede del fenomeno tramite movimenti secondari all'interno del corpo di frana a seguito di eventi meteorici di notevole intensità. Anche a monte dell'abitato sono presenti numerosi indizi geomorfologici di attività recente. Per quanto riguarda la tipologia del dissesto, si tratta di un fenomeno gravitativo riconducibile alle "frane con movimento prelvalente per colata", caratteristiche della zona in esame; si tratta di fenomeni gravitativi diffusi in pendii modellati in formazioni con alternanze di litotipi a componente carbonatica massiva disarticolata e matrice pelitioco argillosa; un ruolo determinante nell'innesco dei movimenti è attribuibile a precipitazioni eccezionali prolungate.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:4d

Fotogramma:37

Tipo di movimento principale: colamento "lento"

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: n.d.

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: La potenza dell’accumulo, come evidenziato dall’indagine geognostica, è dell’ordine di qualche metro, raggiungendo un massimo di 13,50 m verso il fondovalle; il movimento si sviluppa come un colamento della copertura detritica e la parte più superficiale del substrato (“cappellaccio di alterazione”) intensamente alterata e fratturata, alla stato attuale caratterizzata da un ammasso caotico di blocchi calcareo-marnosi in matrice limoso-argillosa brunastra (Fonti: 186662).

Attivazione principale:

Fonti:

Evidenze morfologiche lungo il versante:
- rigonfiamenti;
- contropendenze;
- nicchie di distacco secondarie (Fonti: 186662).

Inquadramento geologico: Nell'area in esame la Formazione dell'Albirola si trova in giacitura a reggipoggio, ovvero affiorano le testate delle bancate rocciose. Il substrato roccioso è coperto da una coltre di depositi detritici potente pochi metri, rappresentata da una matrice limoso-sabbioso-argillosa brunastra con scaglie e frammenti centimetrici spigolosi di calcare. Sul fondovalle, il Torrente Curone mostra una forte attività erosiva che localmente mette a nudo le rocce del substrato (Fonti: 186662).

Data ultimo aggiornamento descrizione:2021-10-25

Sul fenomeno franoso risulta presente un sistema di monitoraggio, realizzato a seguito dell'alluvione del 1994, e costituito da un inclinometro e un piezometro ubicati nei pressi del secondo tornante della strada comunale che porta alla Loc. Lunassi. L'unico inclinometro presente sul sito è ubicato al piede del fenomeno, nei pressi della strada che collega l'abitato di Lunassi al fondovalle e le misure inclinometriche vengono effettuate dal novembre 2000 (misura di origine).
L''ultima misura disponibile indica alla profondità di circa 10 m uno spostamento di 36 mm a cui si associa una velocità media di circa 5 mm/y; attualmente lo strumento è ostruito a circa 3m di profondità.

L'indagine PSInSAR (periodo di riferimento 1992-2001), dataset discendente, mostra una fitta nuvola di riflettori in corrispondenza del centro abitato di Lunassi. Solo uno di questi bersagli, però, indica uno spostamento significativo. Esso nei 9 anni di misura si è mosso con una velocità di allontanamento lungo la LOS pari a circa 2,5 mm/y.

Descrizione: Sono presenti numerose sorgenti nella zona in esame, come ad esempio Fontana delle Coste e Fontana del Travo. Sulla base della permeabilità dei litotipi, alla quale corrispondono differenti meccanismi di circolazione idrica sotterranea, è possibile operare una suddivisione in complessi idrogeologici omogenei:
- litotipi permeabili per porosità: appartengono a questo complesso i terreni di copertura del substrato (copertura detritica ed accumuli di frana), all’interno dei quali può instaurarsi una circolazione idrica; la falda idrica contenuta in questi depositi può venire a giorno sia per motivi topografici (ad esempio in corrispondenza di scarpate) che per variazioni di permeabilità;
- litotipi permeabili per fatturazione: appartengono a questo complesso le rocce calcaree del substrato, impermeabili, dove la circolazione idrica avviene all’interno delle fratture e lungo le discontinuità presenti, manifestandosi in superficie con la presenza di sorgenti (Fonti: 186662).

Nell'ottobre 1997 vengono finanzaiti dei drenaggi suborizzontali con disposizione a pettine (Fonti:251395).
Nel maggio del 2004, a seguito dell'evento di marzo, è stata realizzata una scogliera di massi al piede del pendio, al fine di ridurre l'azione erosiva laterale destra da parte del Torrente Curone (Fonti:186629).