SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 006-70678-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Alessandria
Ultimo aggiornamento: 2022-05-26
Comune: Molare
Località: Olbicella

DESCRIZIONE GENERALE

Un ampio settore del versante in sinistra idrografica del Torrente Orba, in corrispondenza dell'abitato di Olbicella, è interessato da una frana di natura complessa che si sviluppa per un dislivello di circa 120 metri a partire dalla quota di 450 m s.l.m fino al fondovalle (scheda Sifrap 0067739300).
La perimetrazione del fenomeno è derivata essenzialmente da uno studio fotointerpretativo e dalle osservazioni effettuate nel corso di alcuni sopralluoghi.
Di maggiore rilevanza risulta un'attivazione parziale della frana che si produsse nel 1935. Nel corso della piena del Torrente Orba verificatasi il 13 agosto 1935, la conseguente marcata erosione della sponda sinistra idrografica causò la messa in moto di una frana con dinamica lenta che inizialmente causò lesioni ai fabbricati, in particolare a quelli della contrada Cortile della località di Olbicella. La fase parossistica si produsse a distanza di circa 10-15 giorni rispetto all'evento pluviometrico eccezionale.
Gli edifici lesionati vennero immediatamente sgomberati e nei mesi successivi, a causa dell'aggravamento del dissesto, definitivamente abbandonati; il 14 novembre 1935 il Ministro dei Lavori Pubblici autorizzò la presentazione di un progetto per la costruzione di ricoveri stabili. (fonte 184967)
L'edificio costruito per accogliere gli abitanti sgomberati dalle abitazioni danneggiate fu realizzato nella piana in sinistra del Torrente Orba, circa 250 metri più a est rispetto alle zone colpite dalla frana; tale costruzione prese il nome di Casone.



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 12 ottobre 2015: sopralluogo geomorfologico e riprese fotografiche.
- 21 ottobre 2015: video ispezione del tubo inclinometrico I1 e del piezometro installato al bordo della strada comunale; ; perimetrazione mediante GPS del dissesto al piede del versante in frana.
- 22 febbraio 2016: rilievo della zona di coronamento del fenomeno.
- 3 dicembre 2019: rilievo fotografico dell'estensione verso monte del fenomeno al piede della frana.
- 8 ottobre 2021: rilievo fotografico dell'ulteriore riattivazione del piede della frana e dei danni alla gabbionata posta per contrastare l'erosione spondale del Torrente Orba.
- 9 marzo 2022: videoispezione del piezometro a lato strada.

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:13EFotogramma:108


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: marzo 2020

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: La porzione superiore della frana ha un meccanismo di movimento per scivolamento che evolve nella parte più bassa in colamento lento.
Appare significativo che la parziale attivazione del 1935 abbia manifestato i maggiori movimenti non subito dopo le intense precipitazioni del 13 agosto che causarono il disastro dello sbarramento artificiale di Ortiglieto (cfr. sito internet www.molare.net) e che, con tutta probabilità, innescarono anche la frana ma a distanza di circa 10-15.
L'accumulo della frana, costituito da materiale molto scadente in termini geotecnici, risulta particolarmente sensibile nei confronti dell'azione di erosione esplicata dal Torrente Orba come ha confermato l'innesco di un fenomeno franoso al piede del versante a seguito della piena dell'ottobre del 2014.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11935/08/29attendibileUn fonogramma trasmesso dai Carabinieri segnalava che: dal 29 corrente (n.d.r. agosto 1935) è in atto una frana di circa 3.000.000 di metri cubi, lunga 600 metri e larga 200 metri e dello spessore di circa 30 metri. Delle dieci case presenti nella zona una ha subito gravi lesioni ed è stata abbandonata, le altre lievi danni (fonte 184977).
21962/11poco attendibileUn articolo di giornale riporta che "In frazione Olbicella cinque case coloniche sono state sgomberate dalle famiglie che le abitavano" (fonte 184994). Non è certo che il problema sia connesso alla frana o che piuttosto lo sgombero sia collegato all'attività di piena del Torrente Orba.
32014/10/13attendibileCome conseguenza dell'evento alluvionale che ha colpito la zona alessandrina il 13 ottobre, la frana ha subito una riattivazione in corrispondenza del suo piede; l'innesco del fenomeno è sicuramente stato favorito dall'erosione da parte del Torrente Orba che in questo tratto esercita una battuta di sponda. L'inclinometro a lettura manuale risultò non più misurabile nel corso della lettura di maggio 2015 probabilmente come conseguenza di questa attivazione.
42019/11/21attendibileL'evento meteorologico intenso del novembre 2019 ha causato una nuova destabilizzazione del piede della frana che ha coinvolto un'area più estesa rispetto a quella che si mosse nell'ottobre 2014. In questa occasione la destabilizzazione di questa zona, oltre che ascrivibile alla presenza di materiale di qualità scadente e dall'erosione di sponda del Torrente Orba, è stata probabilmente favorita dall'imbibizione dei terreni per effetto dell'evento di pioggia intensa del 20 ottobre 2019.
52021/10/05attendibileNuova accentuazione del dissesto al piede della frana; il processo si è probabilmente messo in atto a distanza di 7-10 giorni rispetto all'evento di pioggia.

Attivazione principale: Data compresa tra il 1935/08/29 e il 1935/08/29

Fonti: archivi,


CAUSE

Erosione fluviale base versante, materiale collassabile, precipitaz. brevi ed intense

SEGNI PRECURSORI

Lesioni dei manufatti


GEOMORFOLOGIA

I settori montani meridionali sono caratterizzati da un substrato metamorfico pre terziario poco erodibile che impone ai rilievi acclività elevate e valli assai strette.
I caratteri morfologici della zona fanno ritenere che la frana si sia sviluppata a carico del corpo detritico di accumulo di una precedente paleofrana interessante il versante orientale di Monte Rotondo.
(fonte 186721)
Il settore medio-alto del fenomeno franoso alterna ripiani a zone più acclivi; la parte inferiore, corrispondente all'accumulo della frana, ha una morfologia caotica caratterizzata da avvallamenti, rigonfiamenti e continui cambi di pendenza che sono particolarmente evidenti all'interno del perimetro del fenomeno verificatosi nel 1935.
Relativamente alla frana del 1935 è ancora molto ben riconoscibile a livello morfologico il fianco sinistro, soprattutto nel tratto compreso tra la strada asfaltata e l'ultima abitazione verso valle.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 450
Quota unghia Qt (m): 335
Lungh. orizz. Lo (m): 660
Dislivello H (m): 115
Pendenza (°): 10
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte bassa del versante
Azimut movim. (°): 170
Area totale A (m2): 103145
Larghezza La (m): 152
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: SE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Nella zona di interesse il substrato è caratterizzato da litotipi metamorfici appartenenti al Gruppo di Voltri; tale gruppo è rappresentato da una serie stratigrafica iniziante con serpentinoscisti contenenti lenti di eclogiti e di gabbri eclogitici, seguiti da metabasiti, quarzoscisti, marmi e calcescisti.
Il substrato è sormontato da coltri detritiche.
(fonte 186721)

Formazione Descrizione
CALCESCISTI CON PIETRE VERDIcalcescisti del turchino: calcescisti muscovitico-paragonitici, calcemicascisti muscovitico-paragonitico cloritici, argilloscisti sericitici, filladi calcarifere cloritico- sericitiche talora grafitiche. Membro delle prasiniti di campo ligure:prasiniti granatifere prasiniti e biotite generalmente stratoidi. Con pià o meno marcata tessitura a bande.
CALCESCISTI DEL TURCHINO

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2687Nuclei/centri abitatigruppo di case/nucleo ruralegrave1935/08/291935/08/29L'attivazione del 1935 causò gravi danni alla contrada Cortile, che successivamente venne quasi completamente abbandonata; le famiglie coinvolte (secondo un documento storico 9 famiglie per un totale di 22 persone) vennero sistemate nel cosiddetto "Casone" costruito a seguito della frana circa 250 metri più a est rispetto alla borgata. Facendo riferimento alle foto storiche disponibili (immagini 1 e 2) si può riportare quanto segue: - l'edificio 1, all'epoca della frana trattoria e rivendita alimentare, subì pesanti danni; ridimensionato e stravolto nella forma venne mantenuto ed è attualmente usato come seconda casa; - gli edifici a schiera 2, 3, 4, 5 vennero abbattuti; in epoca successiva (anni '50?), sui ruderi delle case 2 e 3, fu realizzato un nuovo edificio di due piani contrassegnato con la lettera a nell'immagine 2 e visibile allo stato attuale nell'immagine 3.
2688Nuclei/centri abitaticase sparsegrave1935/08/291935/08/29Edificio danneggiato gravemente dal fenomeno franoso del 1935; attualmente è completamente diroccato.
2810Nuclei/centri abitaticase sparsegrave1935/08/291935/08/29Il fenomeno franoso causò la rovina dell'edificio contrassegnato con il numero 6 nella foto storica riportata nell'immagine 1. L'ubicazione del danno non è certa, risulta difficile capire se l'edificio si trovasse a monte (più probabile) o a valle dell'attuale strada asfaltata.
691StradecomunalelieveStrada molto ondulata con lievi segni di sollevamento.
694Nuclei/centri abitaticase sparsemedioCasa molto lesionata. L'edificio, contrassegnato con il numero 7 nella foto storica riportata nell'immagine 1, apparentemente non venne coinvolto direttamente dalla frana; tuttavia dal confronto delle foto storiche pre e post frana si può constatare che successivamente al 1935 il corpo addossato al lato di sudovest venne abbattuto e la forma del tetto modificata come appare evidente dal confronto delle foto (cfr. danno 694).
692StradecomunalelieveManto stradale con nette evidenze di taglio dovute al movimento attuale della frana.
693Nuclei/centri abitaticase sparsenon valutabileEx scuola del paese con problemi di stabilità (comunicazione Geologo Foglino). All'atto del sopralluogo non era evidente alcun segno di instabilità.

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 22a rischio 0

Edifici coinvolti: 9 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
1MOLCMolareOlbicellaArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2020-03-23

Il sistema di monitoraggio è costituito da un inclinometro e da un piezometro spinti rispettivamente fino a 30 e a 20 metri di profondità rispetto al piano campagna. La gestione delle misure inclinometriche è in carico a Arpa Piemonte.
La misura di origine risale al mese di dicembre del 2003, l'ultima misura effettiva di esercizio è stata effettuta nel mese di dicembre del 2014.
Nel periodo di esercizio pari a 11 anni, l'inclinometro ha evidenziato un movimento netto alla profondità di 22,5 m rispetto al p.c. che ha prodotto uno spostamento complessivo di 75 mm; in occasione della misura del mese di maggio 2015 lo strumento è risultato non misurabile a causa dell'incremento della deformazione.
Il 21 ottobre 2015 è stata effettuata una video ispezione nel tubo inclinometrico e nel tubo piezometrico installato a lato della strada comunale (cfr. ubicazioni sulla mappa); l'indagine ha permesso di accertare la presenza di un taglio a circa 23,0 m nel primo e a circa 12,4 m nel secondo. Nel mese di marzo 2022 è stata effettuata una seconda videoispezione all'interno del piezometro che ha rivelato come, rispetto a quanto osservato ad ottobre 2015, il tubo sia stato completamente tagliato dall'evoluzione del movimento.
Dall'esame della stratigrafia ottenuta nel corso dell'esecuzione del sondaggio I1 si può affermare che il movimento si verifica all'interno di un orizzonte di serpentinoscisto intensamente fratturato, di aspetto cataclastico.
Il 27 ottobre 2017 l'inclinometro esistente, ormai non più leggibile attraverso la strumentazione classica, è stato attrezzato con una colonna di monitoraggio DMS collegata in superficie ad una unità automatica di controllo, acquisizione e teletrasmissione dati; i 4 moduli di rilevamento del tipo Slide sono stati posizionati nell'intervallo di profondità 21.25 - 24.25 m rispetto al piano campagna.
Nel periodo di rilievo (origine il 21 novembre 2017, ultimo aggiornamento il 25/05/2022) lo strumento ha rilevato lo spostamento dei moduli 0 e 1 (installati tra 24.25 e 22.75 m di profondità) con un'entità di circa 19 cm; in particolare i principali incrementi di movimento si sono registrati in occasione delle precipitazioni di ottobre-novembre 2019 e a seguito dell'evento del 4 ottobre 2021, quando per un malfunzionamento vi è stata un'interruzione nella trasmissione dei dati; alla ripresa delle misure, a fine gennaio 2022 si è rilevato un incremento di movimento di circa 7.5 cm rispetto al precedente mese di ottobre. In generale, si osserva che vi è una stretta correlazione tra risalite del livello piezometrico e incrementi del movimento, con un ritardo di circa 15-20 giorni tra evento alluvionale e picco di spostamento.


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: localizzate Falda: in pressione acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: S

STATO DELLE CONOSCENZE
Inclinometri, piezometri, relazione geologica, progetto preliminare

INTERVENTI

Nell'agosto 1935 per misura precauzionale, i fabbricati coinvolti vennero sgomberati dopo aver apposto le opportune segnalazioni e spie per l'accertamento dell'eventuale continuazione e misura del movimento (fonte 184967).
A seguito dell'evento alluvionale dell'ottobre del 2000 è stato redatto un progetto preliminare finalizzato all'esecuzione di opere di sistemazione idrogeologica mirate a migliorare il drenaggio delle acque nel corpo di frana (canalette superficiali, trincee drenanti, dreni suborizzontali). (fonte 186737)

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiotrincee drenantiRealizzati
Drenaggiodreni suborizz.n.d.
n.d.n.d.n.d.


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
333734Fornitura e posa di monitoraggio geotecnico automatico DMS in loc. Olbicella C.S.G.2017
332854Studio del versante in frana presso Olbicella, Molare (AL)Costanza Caruzzo2016
186742Progetto di consolidamento e difesa abitato in loc. Vignaccia, loc. San Luca e loc. Olbicella Citiemme srl2003
186721Lavori di sistemazione movimenti franosi e consolidamento abitato nelle Loc. Concentrico, San Luca e Olbicella.Luigi Foglino2003
186737Progetto di consolidamento e difesa abitato in loc. Vignaccia, loc. San Luca e loc. Olbicella.Luigi Foglino, Giovanni Roluti, Corrado Napoli2001
184994Un morto e un disperso nel Monferrato1962
184967Progetto per la costruzione di ricoveri stabili a parziale trasferimento della frazione Olbicella in Comune di MolareE. Segre1936
184990Telegramma del Prefetto di Alessandria al Ministero dell`Interno, relativo a frana a Molare Rebua1935
184977Fonogramma dei Carabinieri di Alessandria al Comando Generale relativo a frana a Molare1935
184983Telegramma del Prefetto di Alessandria al Ministero dell`Interno, relativo a frana a Molare Rebua1935