Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
La scheda descrive un esteso dissesto gravitativo riguardante il versante compreso tra la località Fernone ed il settore occidentale della dorsale del "Dosso", con sviluppo del corpo di frana all'incirca parallelo all'immersione del pendio. L’area in oggetto (in parte già segnalata dal PAI come area in dissesto "Fa") ricade all'interno di un più ampio settore di versante soggetto ad un fenomeno di DGPV, oggi inattivo (Vd. scheda 44-FS8). Ai fini del PAI, poiché il detrito costituente l'accumulo di frana sembra avere raggiunto un buono stato di equilibrio e non risulta più mobilizzabile, almeno in termini di corpo unico, il dissesto è da considerarsi stabilizzato ("Fs"); a tale proposito, si evidenzia che all’interno dell’accumulo si osservano numerosi blocchi ormai ricoperti di muschio o, addirittura, dalla coltre vegetale. Al contrario, non si ritiene di poter escludere il crollo di blocchi isolati dalle balze roccioso presenti nella zona di nicchia, anche a causa del forte crioclastismo e della fratturazione del substrato. Infine, si osserva che nella parte distale l’accumulo di frana appare dislocato da uno scivolamento profondo in roccia, nel cui perimetro ricade la località Fernone (Vd. scheda 37-FS8) (Fonte: 241327).
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Regione Piemonte CTR | Strisciata:5A | Fotogramma:3193 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Stabilizzato
Data ultima valutazione stato di attività: 2012
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,
Descrizione: L'innesco della frana, che ha portato al collasso di consistenti porzioni di versante con meccanismi di trasporto in massa tipo "valanga di roccia" (fenomeno di crollo con trasporto in massa), appare determinato dalla debolezza del substrato roccioso causata dalla già citata DGPV e dalla mancanza di confinamento laterale a seguito del ritiro delle masse dei ghiacciai (Fonte: 241327).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale:
Fonti:
Fenditure, fratture, trincee, doppie creste
Il grosso corpo di frana, in gran parte boscato, è costituito da un accumulo di materiale detritico grossolano, di spessore localmente pluridecimetrico, comprendente blocchi a spigoli vivi di dimensioni talora rilevanti (Fonte: 241327).
Quota corona Qc (m): 2200 |
Quota unghia Qt (m): 1510 |
Lungh. orizz. Lo (m): 1100 |
Dislivello H (m): 690 |
Pendenza (°): 32 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte media del versante |
Azimut movim. (°): 180 |
Area totale A (m2): 403131 |
Larghezza La (m): 500 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: S |
Formazione | Descrizione |
SER. MAS.GNEISSICI DI ANTIGORIO DI CRODO DI TICINO | Calcescisti biotitici, e talora anfibolici (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, Foglio n°15 "Domodossola"). |
SER. MAS.GNEISSICI DI ANTIGORIO DI CRODO DI TICINO | Calcari cristallini, spesso micacei e dolomitici; cipollini, dolomie saccaroidi, e brecce calcaree (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, Foglio n°15 "Domodossola"). |
SER. MAS.GNEISSICI DI ANTIGORIO DI CRODO DI TICINO | Graniti gneissici, gneiss granitoidi, talora occhiolati (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, Foglio n°15 "Domodossola"). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Data ultimo aggiornamento descrizione:
L'indagine PSInSAR (periodo di riferimento 1992-2001), nel dataset discendente, mostra una decina di riflettori, distribuiti all'interno del corpo di frana, che hanno registrato un allontanamento lungo la LOS con velocità media di 6 mm/y, con un massimo di 9 mm/y in corrispondenza del coronamento.
L'indagine SqueeSAR (relativa al periodo 2003-2009), nel dataset ascendente, circa 30 riflettori evidenziano un allontanamento lungo la LOS con velocità media di circa 2 mm/y, con un massimo di 4 mm/y.
L'indagine SqueeSAR (relativa al periodo 2003-2009), nel dataset discendente, mostra una decina di riflettori che hanno registrato un allontanamento lungo la LOS con velocità media di circa 4mm/y.
Descrizione:
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: S |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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241327 | Piano Regolatore Generale del Comune di Varzo | Francesco D`Elia | 2008 |