SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 103-00625-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Verbano Cusio Ossola
Ultimo aggiornamento: 2024-04-18
Comune: Montescheno
Località: Alpe Faiù Alpe Pradurino

DESCRIZIONE GENERALE

Il dissesto coinvolge una porzione di versante in sinistra idrografica del Torrente Ovesca. Le principali forme riconducibili al fenomeno sono osservabili nel settore prativo compreso tra gli alpeggi di Faiù e di Pradurino, dove prevale una morfologia ondulata interrotta da contropendenze e fratture per detensionamento dell’ammasso roccioso. È particolarmente caratteristica di queste aree la presenza di depressioni chiuse, con sviluppo doliniforme, allineate secondo una direzione all’incirca perpendicolare a quella di massima pendenza del versante. I tassi di movimento sono differenziati all’interno dell’area e risultano evidenti in corrispondenza della viabilità di accesso agli alpeggi e di alcuni edifici ubicati a monte della stessa viabilità (quota di circa 1200 m s.l.m.). Possono essere ricondotti alla DGPV altri fenomeni gravitativi specifici cartografati al margine orientale del fenomeno come frane puntuali (103-01646-00 crollo/ribaltamento risalente al 1978, 103-77628-00 e 103-77629-00 colamenti rapidi di Marzo-Aprile 2024) e poligonali (103-00669-00 colamento rapido osservato su ortofoto 1991 e 103-77627-00 colamento rapido di Marzo 2024).



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Regione Piemonte CTRStrisciata:9BFotogramma:2127


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: DGPV

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2024

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree, Rilevamento su terreno, dati da Satellite,

Descrizione: Si tratta complessivamente di un dissesto riconducibile ad un meccanismo di movimento per deformazione gravitativa profonda con forme superficiali legate a movimenti di tipo distensivo, controllato strutturalmente dai principali sistemi di fratturazione che coinvolgono l’ammasso roccioso. La situazione geologica e geomorfologica è stata analizzata nel dettaglio (Fonti: 335657) allo scopo di valutare lo stato di attività della DGPV e valutare la proposta di una campagna di monitoraggio, basata su un approfondito studio commissionato dall’Amministrazione Comunale. In superficie l’ammasso roccioso risulta particolarmente allentato, sono evidenti alcune fratture beanti con riempimento terroso e sede preferenziale di circolazione idrica. Le indagini sismiche presenti nello studio citato in precedenza e realizzate nell’intorno dell’Alpe Faiù (profili sismo-topografici, prove MASW e prove HVSR) hanno confermato come l’ammasso roccioso risulti estesamente fratturato e che lo stato fessurativo si sviluppi fino ad una profondità di circa 10-12 metri.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE
SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il versante insiste su un substrato roccioso affiorante o subaffiorante ricoperto da coltri irregolari di depositi superficiali costituite da materiale eluvio-colluviale e/o placche di depositi glaciali. La morfologia dominante in corrispondenza delle aree non boscate, nelle quali insistono anche gli alpeggi, è rappresentata da ondulazioni, contropendenze, scarpate e depressioni chiuse. Queste ultime, insieme alle trincee e fratture beanti, sono sede preferenziale di infiltrazione meteorica. Le attivazioni recenti sono per più localizzate nel settore di versante prossimo alla strada di accesso agli alpeggi, nel tratto compreso tra le quote di 1200 e 1250 m s.l.m. In questo areale sono evidenti lesioni di recente formazione in corrispondenza dell’edificio a ridosso della strada, lesioni del manto stradale e fessure della copertura o dell’ammasso roccioso. L’innesco dei fenomeni, secondo testimonianze locali confermate dall’esame dei dati satellitari Sentinel 2, non è avvenuto nello stesso istante. Il primo fenomeno, di quota 1050 m s.l.m. e più esteso arealmente, è visibile a partire dal dato satellitare del 16 marzo 2024, mentre il secondo ha originato due differenti scarpate di distacco e si sarebbe attivato tra il 30 Marzo 2024 ed il 1 Aprile 2024. La propagazione verso valle è avvenuta per entrambi i fenomeni in corrispondenza di una vallecola esistente, già sede dalla colata detritica visibile a partire dall’ortofoto dell’anno 1994 (103-00669-00)


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 0
Quota unghia Qt (m): 0
Lungh. orizz. Lo (m): 0
Dislivello H (m): 0
Pendenza (°): 0
Testata: In cresta - Unghia: In cresta
Azimut movim. (°): 0
Area totale A (m2): 0
Larghezza La (m): 0
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: N


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: L'area indagata si colloca nell'Unita Moncucco-Orselina-Isorno, complesso costituito da calcescisti, micascisti e rocce carbonatiche. L’ammasso roccioso affiorante in corrispondenza dei settori più attivi è costituito da micascisti (prevalenza di parascisti). La scistosità immerge a reggipoggio con basso angolo. Le giaciture sono abbastanza variabili a causa dell’intenso quadro fessurativo dell’ammasso: l’immersione varia da 300° a 330°, mentre l’inclinazione da 20° a 40°.

Formazione Descrizione

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2998Nuclei/centri abitaticase sparsenon valutabileDue case lesionate
2999Stradealtre stradenon valutabileavvallamento strada consortile.

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore


Data ultimo aggiornamento descrizione:

I dati derivanti dall'analisi interferometrica satellitare identificano un discreto numero di riflettori ubicati prevalentemente in corrispondenza degli edifici esistenti. I riflettori riguardano l’orbita ascendente. Analizzando le velocità dei riflettori visibili nel settore che ha mostrato il maggior stato di attività, si evidenza quanto segue:
•i dati dal satellite ERS (relativi al periodo 1992-2001) registrano un allontanamento lungo la LOS massimo di -2 mm/anno.
•i dati del Satellite Radarsat (relativi al periodo 2003-2009) registrano una velocità massima di allontanamento dal satellite lungo la LOS di -15 mm/ anno.
•i dati del Satellite1 (relativi al servizio EGMS, periodo 2015-2021 e al periodo 2018-2022) registrano una velocità massima di allontanamento dal satellite lungo la LOS di circa -5 mm/ anno. Questi ultimi dataset non mostrano PS in corrispondenza della strada e dell’edificio maggiormente lesionato. L’assenza di PS potrebbe essere dovuto al fatto che gli spostamenti in quel settore siano superiori rispetto agli spostamenti misurabili (un quarto della lunghezza d’onda, circa 1,4 cm) ed abbiano quindi determinato il fenomeno dell’equivocazione di fase.


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
335657Analisi sullo stato di attività della DGPV in loc. Faiu' - A. Pradurino, alla luce delle evidenze geomorfologiche di neo-formazine, con danni ai fabbricati d'Alpe e proposta di monitoraggioFrancesco d'Elia2020