SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 103-01751-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Verbano Cusio Ossola
Ultimo aggiornamento: 2003-08-22
Comune: Trontano
Località: S. Elisabetta

DESCRIZIONE GENERALE

Il giorno 3/4/2002, tra il km 7+800 ed il km 7+ 900, alle ore 23:40, la S.S. 337 della Val Vigezzo, località Paiesco nel Comune di Trontano (VB), è stata interrotta da un vasto fenomeno franoso in roccia. Due militari dell’Arma dei Carabinieri in servizio di pattuglia urtavano l’ammasso di frana con l’automezzo e riportavano alcune lesioni.
Il giorno successivo 4 aprile, alle ore 10.30 circa, si verificava un ulteriore movimento.
Il fenomeno si è sviluppato in un settore tettonicamente molto travagliato, ove la sinclinale di Masera viene troncata dalla linea delle centovalli, dislocazione tettonica di rilevanza a scala alpina ed andamento E-O. Tale dislocazione genera la valle stretta ed incisa del T. Melezzo (Fonte: 60).



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 03/04/2002

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:

Descrizione: Il movimento franoso ha comportato lo scivolamento verso valle, per circa 25 m, di un diedro roccioso liberato a tergo dalle fratture K1 (verso NO) e dal sistema K2- K4 (verso NE). Per quanto osservato si ritiene che il movimento principale abbia avuto luogo per scivolamento lungo la discontinuità K3. Il fenomeno si è innescato a fronte di piogge che, dal 1/5/02 avevano raggiunto un valore cumulato di circa 250 mm (stazione pluviometrica regionale di Druogno) (Fonte: 60).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
12002/04/03attendibile

Attivazione principale: 2002-04-03 (Data certa)Data compresa tra il 2002/04/03 e il 2002/04/03

Fonti: archivi,


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, orient. sfavorev. discont. prim.

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il dislivello tra il piede dell’accumulo ed il ciglio del coronamento è di circa 90 m; la distanza tra gli stessi due punti è di circa 120 m; la larghezza del corpo di accumulo, a livello della sede stradale, è di circa 120 m. Il corpo di frana mobilizzato presenta forma grossolanamente triangolare. dalla parte medio-alta dell’accumulo emerge chiaramente, in forma di torrione, uno sperone roccioso che rappresenta il nucleo principale del diedro roccioso traslato. Nello sperone la compagine rocciosa si è mantenuta abbastanza integra, benché quasi tutte le fratture mostrino fenomeni di disgiunzione. Alle spalle dello sperone la traslazione ha prodotto una trincea, larga circa 20 m e profonda circa 15 m. La trincea presenta due rami, che seguino le fratture principali del coronamento. La trincea , il lati ed il piede dello sperone sono ricoperti da un imponente deposito detritico costituito da blocchi con pezzature sino ad alcuni metri cubi, derivante dal disfacimento dell’ammasso roccioso all’atto della traslazione. La sede stradale è ricoperta da uno spessore medio di materiale nell’ordine dei 5-10 m, che arrivano a quasi 20 nella parte centrale. Il volume complessivo di materiale mobilizzato è stimato nell’ordine dei 500 000 m3, benché una valutazione esatta della cubatura richieda un rilievo di dettaglio ed una più precisa identificazione della superficie basale dello scivolamento, oggi non possibile per evidenti motivi di sicurezza.
Nelle prime ispezioni effettuate da disgaggiatori il giorno 5, sembrerebbero esservi alcune fratture in apertura costante lungo una delle pareti del coronamento principale. L’evoluzione di tali fratture potrebbe portate al rilascio di un prisma roccioso del volume di parecchie centinaia di metri cubi. Sul ciglio del coronamento e dalla testa dello sperone roccioso centrale sono chiaramente osservabili numerose porzioni rocciose instabili (Fonte: 60).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 530
Quota unghia Qt (m): 515
Lungh. orizz. Lo (m): 120
Dislivello H (m): 15
Pendenza (°): 7
Testata: Fondovalle - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 179
Area totale A (m2): 5658
Larghezza La (m): 120
Volume massa sp. (m3): 500000
Profondità sup. sciv. Dr (m):
Esposizione: S


GEOLOGIA
Formazione Descrizione
SER. MAS.GNEISSICI DI ANTIGORIO DI CRODO DI TICINOgneiss minuti e micacsisti (in prevalenza paramicascisti);micacsisti cloritici ed anfibolitici

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
179Stradestatalemedio2002/04/032002/04/03Il giorno 3/4/2002, tra il km 7+800 ed il km 7+ 900, alle ore 23.40, la S.S. 337 della Val Vigezzo è stata interrotta da un vasto fenomeno franoso in roccia. La riapertura della Strada Statale ha comportato la rimozione di parecchie decine di migliaia di metri cubi di materiale.

Tipo danno: diretto

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: n.d. Falda: n.d. acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: S ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Relaz. Sopralluogo, relazione geologica

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione
Mitigazione dannisistema allarmen.d.
Protezioneretin.d.
Movimenti di terradisgaggion.d.


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
60Rapporto preliminare sull`evento meteorologico 2-5 e 8-10 maggio 2002 Arpa Piemonte2002