Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il giorno 3/4/2002, tra il km 7+800 ed il km 7+ 900, alle ore 23:40, la S.S. 337 della Val Vigezzo, località Paiesco nel Comune di Trontano (VB), è stata interrotta da un vasto fenomeno franoso in roccia. Due militari dell’Arma dei Carabinieri in servizio di pattuglia urtavano l’ammasso di frana con l’automezzo e riportavano alcune lesioni.
Il giorno successivo 4 aprile, alle ore 10.30 circa, si verificava un ulteriore movimento.
Il fenomeno si è sviluppato in un settore tettonicamente molto travagliato, ove la sinclinale di Masera viene troncata dalla linea delle centovalli, dislocazione tettonica di rilevanza a scala alpina ed andamento E-O. Tale dislocazione genera la valle stretta ed incisa del T. Melezzo (Fonte: 60).
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 03/04/2002
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:
Descrizione: Il movimento franoso ha comportato lo scivolamento verso valle, per circa 25 m, di un diedro roccioso liberato a tergo dalle fratture K1 (verso NO) e dal sistema K2- K4 (verso NE). Per quanto osservato si ritiene che il movimento principale abbia avuto luogo per scivolamento lungo la discontinuità K3. Il fenomeno si è innescato a fronte di piogge che, dal 1/5/02 avevano raggiunto un valore cumulato di circa 250 mm (stazione pluviometrica regionale di Druogno) (Fonte: 60).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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1 | 2002/04/03 | attendibile |
Attivazione principale: 2002-04-03 (Data certa)Data compresa tra il 2002/04/03 e il 2002/04/03
Fonti: archivi,
Precipitaz. eccezionali prolungate, orient. sfavorev. discont. prim.
Il dislivello tra il piede dell’accumulo ed il ciglio del coronamento è di circa 90 m; la distanza tra gli stessi due punti è di circa 120 m; la larghezza del corpo di accumulo, a livello della sede stradale, è di circa 120 m. Il corpo di frana mobilizzato presenta forma grossolanamente triangolare. dalla parte medio-alta dell’accumulo emerge chiaramente, in forma di torrione, uno sperone roccioso che rappresenta il nucleo principale del diedro roccioso traslato. Nello sperone la compagine rocciosa si è mantenuta abbastanza integra, benché quasi tutte le fratture mostrino fenomeni di disgiunzione. Alle spalle dello sperone la traslazione ha prodotto una trincea, larga circa 20 m e profonda circa 15 m. La trincea presenta due rami, che seguino le fratture principali del coronamento. La trincea , il lati ed il piede dello sperone sono ricoperti da un imponente deposito detritico costituito da blocchi con pezzature sino ad alcuni metri cubi, derivante dal disfacimento dell’ammasso roccioso all’atto della traslazione. La sede stradale è ricoperta da uno spessore medio di materiale nell’ordine dei 5-10 m, che arrivano a quasi 20 nella parte centrale. Il volume complessivo di materiale mobilizzato è stimato nell’ordine dei 500 000 m3, benché una valutazione esatta della cubatura richieda un rilievo di dettaglio ed una più precisa identificazione della superficie basale dello scivolamento, oggi non possibile per evidenti motivi di sicurezza.
Nelle prime ispezioni effettuate da disgaggiatori il giorno 5, sembrerebbero esservi alcune fratture in apertura costante lungo una delle pareti del coronamento principale. L’evoluzione di tali fratture potrebbe portate al rilascio di un prisma roccioso del volume di parecchie centinaia di metri cubi. Sul ciglio del coronamento e dalla testa dello sperone roccioso centrale sono chiaramente osservabili numerose porzioni rocciose instabili (Fonte: 60).
Quota corona Qc (m): 530 |
Quota unghia Qt (m): 515 |
Lungh. orizz. Lo (m): 120 |
Dislivello H (m): 15 |
Pendenza (°): 7 |
Testata: Fondovalle - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 179 |
Area totale A (m2): 5658 |
Larghezza La (m): 120 |
Volume massa sp. (m3): 500000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): |
Esposizione: S |
Formazione | Descrizione |
SER. MAS.GNEISSICI DI ANTIGORIO DI CRODO DI TICINO | gneiss minuti e micacsisti (in prevalenza paramicascisti);micacsisti cloritici ed anfibolitici |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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179 | Strade | statale | medio | 2002/04/03 | 2002/04/03 | Il giorno 3/4/2002, tra il km 7+800 ed il km 7+ 900, alle ore 23.40, la S.S. 337 della Val Vigezzo è stata interrotta da un vasto fenomeno franoso in roccia. La riapertura della Strada Statale ha comportato la rimozione di parecchie decine di migliaia di metri cubi di materiale. |
Tipo danno: diretto
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|
Descrizione:
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: S | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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Mitigazione danni | sistema allarme | n.d. |
Protezione | reti | n.d. |
Movimenti di terra | disgaggio | n.d. |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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60 | Rapporto preliminare sull`evento meteorologico 2-5 e 8-10 maggio 2002 | Arpa Piemonte | 2002 |