Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il 24 settembre 2023, alle 16:30 circa, un crollo di roccia ha interessato le pareti soprastanti il sentiero CAI G41 tra il Piano dei Camosci e il lago del Sabbione. Il materiale distaccato ha invaso il sentiero e il versante sottostante causando due vittime. L’accumulo di crollo ha raggiunto il sottostante corso d’acqua, depositando circa 10.000 m3 di materiale costituito in prevalenza da blocchi rocciosi con dimensioni fino alle decine di metri cubi. Nelle ore e nei giorni successivi all’evento si sono verificati ulteriori distacchi di materiale dovuti alla latente instabilità generata dal crollo del 24 settembre, confermata da un importante distacco il 26 settembre alle 8.30 circa e da ulteriori successivi crolli di più modeste dimensioni.
Il Comune di Formazza si è attivato tempestivamente eseguendo, già il 25 settembre, rilievi laser scanner terrestri, Lidar e fotogrammetrici da drone, rilievi termografici ed elaborazioni geomeccaniche e traiettografiche a supporto delle attività di soccorso.
A conclusione dei rilievi eseguiti dal Comune di Formazza, è stato possibile affermare che si è trattato di un evento non prevedibile legato al progressivo decadimento delle proprietà fisico-meccaniche dell’ammasso roccioso dovuto sia allo stato di fratturazione che alla progressiva riduzione dei ponti di roccia per cause meteo-climatiche (circolazione d’acqua nel reticolo di fratture e cicli di gelo-disgelo). Le riprese termografiche da drone non hanno mostrato evidenze di venute d’acqua o la presenza di zone ad elevato grado di umidità, il che porta ad escludere un ruolo determinante dell’acqua nell’innesco del crollo.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Segnalazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
La presente scheda è stata compilata sulla base delle risultanze dei rilievi fatti eseguire dal Comune di Formazza immediatamente dopo il crollo
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 04/10/2023
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree, Segnalazione.
Descrizione:
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale: Data compresa tra il 2023/09/24 e il 2023/09/24
Fonti: testimonianze,
Il crollo si è prodotto da un versante rivolto a SE con inclinazione di circa 50°-60° (giacitura media 124/55); la nicchia è impostata a quote comprese tra 2550 e 2600 m con una larghezza di circa 60 m; l’accumulo si è depositato nella parte bassa del versante, tra i 2450 e 2390 m di quota, con una lunghezza di circa 170 m ed una larghezza di circa 70 m.
Le nuvole di punti ottenute dai rilievi del 25 Settembre 2023 (Comune di Formazza) hanno permesso di effettuare delle misure topografiche dell’area di crollo e di accumulo della frana e di stimare le volumetrie dei singoli blocchi distaccati, che hanno raggiunto gli 85 m3.
Inoltre, dal confronto tra il DTM della Regione Piemonte del 2010 e il rilievo di dettaglio effettuato dal Comune di Formazza dopo l’evento franoso è stato possibile stimare la volumetria totale del materiale coinvolto dal crollo in circa 10.000 m3. La stima è da considerarsi indicativa e con un discreto margine di errore a causa della differenza di risoluzione dei due prodotti (risoluzione di 5 m per il DTM della Regione Piemonte, centimetrica per la nuvola di punti 2023).
Quota corona Qc (m): 2600 |
Quota unghia Qt (m): 2390 |
Lungh. orizz. Lo (m): |
Dislivello H (m): |
Pendenza (°): 0 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): |
Area totale A (m2): |
Larghezza La (m): |
Volume massa sp. (m3): 10000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): |
Esposizione: SE |
Inquadramento geologico: Il substrato roccioso dell’area interessata dal crollo è costituito da calcescisti e calcari cristallini p.p. dolomitici del Dominio Vallesano, alternati e piegati in bande decametriche; la scistosità principale è ad alto angolo con direzione SW-NE. La parete rocciosa, in particolare le sue porzioni sommitali a minore inclinazione, presenta una fascia di rocce fratturate ed una modesta coltre di suolo.
L’analisi delle caratteristiche geomeccaniche dell’ammasso roccioso, sulla base dei rilievi effettuati dal Comune di Formazza, ha consentito di identificare i principali sistemi di discontinuità che lo scompongono e ricostruire il meccanismo di distacco più probabile; questo è consistito in un ribaltamento di flessura lungo piani riconducibili alla scistosità dei calcescisti (set 1: 334/89) con sblocco laterale lungo piani perpendicolari ai primi (set 2: 245/78). A questo meccanismo primario si affiancano lo scivolamento planare soddisfatto dai set 3 (82/60) e 4 (121/55) e lo scivolamento lungo cunei dati dall’intersezione dei piani appartenenti ai set 2 (245/78) e 4 (121/55).
Formazione | Descrizione |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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3172 | n.d. | n.d. | grave | 2023/09/24 | 2023/09/24 | Il crollo ha coinvolto circa 100 m del sentiero CAI G41 che dal lago del Sabbione conduce al Piano dei Camosci, dove ha causato due vittime, travolte dal materiale roccioso crollato. In conseguenza al crollo ed all’instabilità latente del detrito e delle rocce nella nicchia, il sentiero G41 è stato chiuso e l’accesso all’intera area è stato interdetto. |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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