In data 08 marzo 2024, alle 04:00 circa, un crollo di roccia ha interessato il versante in destra idrografica del Fiume Toce in Località Rencio Superiore. Il materiale distaccato ha invaso il versante sottostante e la sede di una pista di arroccamento alla cava di Serizzo non attiva posta a Sud della zona di innesco. L’accumulo di crollo è rappresentato da circa 10.000-15.000 m3 di materiale costituito da enormi blocchi con dimensioni fino ad un centinaio di metri cubi.
A poca distanza dall’area di frana sono presenti quattro unità abitative ed è stata disposta l’evacuazione temporanea di una decina di residenti.
Sull’area sono stati eseguiti rilievi con drone da parte del Servizio Risorse Minerarie e attuazione art. 2.1.a L.R. 19/20 (già Difesa del Suolo) che hanno permesso di definire le caratteristiche delle aree di distacco e di accumulo. Durante le ispezioni con drone è stata anche verifica l’integrità del canale di gronda ENEL presente a monte dell’area.
Dal sopralluogo preliminare sono risultati evidenti alcuni sistemi di fratturazione principali che isolano porzioni e diedri di roccia, la cui stabilità deve essere ulteriormente verificata.

Metodologie utilizzate:

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
In data 14/08/2024 è stato effettuato un sopralluogo presso l'area del crollo con il supporto dei tecnici ed amministratori del Comune di Crodo e del tecnico del Servizio Risorse Minerarie e attuazione art. 2.1.a L.R. 19/20 (già Difesa del Suolo)

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2024-03-08

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, Segnalazione.

Descrizione: Lo scivolamento è avvenuto lungo il sistema di discontinuità a franapoggio che corrisponde alla scistosità principale. Sono riconoscibili anche due sistemi di fratturazione subverticali ad elevata persistenza che, insieme alla scistosità, isolano porzioni rocciose di elevato volume roccioso unitario. Il movimento è evoluto in crolli ripetuti con blocchi del volume di oltre 100 metri cubi. Le zone di transito ed accumulo corrispondono ad una porzione di versante prossima al fondovalle dove si è formato un accumulo detritico grossolano che ha abbattuto la vegetazione di alto fusto presente.

Attivazione principale: Data compresa tra il 2024/03/08 e il 2024/03/08

Fonti: Giornali, testimonianze,

L’esame delle riprese da drone ha messo in evidenza la presenza di sistemi di discontinuità ad alta persistenza e spaziatura, disposti con orientazione sfavorevoli alla stabilità. Tali fratture hanno subito un progressivo decadimento delle proprietà meccaniche per effetto della circolazione idrica che portato al riempimento delle fratture stesse di materiale terroso. L’ammasso roccioso presenta un elevato volume roccioso unitario e rilascia blocchi di elevata volumetria. Le immagini fotografiche sono state processate con tecniche fotogrammetriche ottenendo dei modelli digitali da cui è stato possibile desumere i principali parametri morfologici. La zona di distacco è ubicata ad una quota di circa 510 m s.l.m., mentre l'accumulo si estende fino alla quota di 410 m s.l.m.

Inquadramento geologico: Il versante è interamente impostato all’interno dello gneiss appartenente alla falda Antigorio. Si tratta di una falda appartenente al duomo Lepontino, costituita da basamento pre-Permiano.

Descrizione: